A seguito dei primi atti adottati dalla giunta comunale che vanno nella direzione di una condivisione del progetto, il presidente della commissione Piero Giampietro ha convocato questa mattina l’assessore alle attività produttive Alfredo Cremonese, il dirigente del settore Sviluppo economico Francesco Chiavaroli ed il responsabile del servizio mercati Lanfranco Chiavaroli, per conoscere i dettagli del progetto ed i tempi previsti.
“E’ emerso innanzitutto che il progetto non interessa solo il piano superiore, ma un’area che corrisponde a circa due terzi dell’intero stabile – spiega Giampietro – perché il progetto prevede di utilizzare anche un’ampia area del piano terra e l’intera facciata che diventerebbe così l’ingresso del solo negozio di alta moda: l’ingresso del mercato verrebbe spostato invece sulle vie laterali, con la riduzione dello spazio per i banchi. Da un primo calcolo almeno 7 banchi dovranno spostarsi. Grazie al supporto degli uffici abbiamo poi compreso che la struttura ha comunque bisogno di lavori di adeguamento che richiederebbero tempi, costi e procedure complesse a carico del privato”.
“Ovviamente approfondiremo per capire meglio il progetto il cui iter è solo all’inizio – aggiunge Giampietro – ma già in commissione sono emersi i primi dubbi. Innanzitutto sul piano procedurale, con la scelta di percorrere la strada del project financing ad iniziativa pubblica anziché ad iniziativa privata, pur essendo di fronte ad un progetto presentato da un privato e già noto a tutti. Poi sul piano contenutistico, perché l’azienda in questione è nota per i suoi interventi di grande eleganza e qualità, essendo un marchio molto forte del settore luxury: il rischio concreto è che abbia la forza di assorbire al suo interno molti dei marchi oggi distribuiti dai negozi indipendenti del centro di Pescara e non solo, senza grandi vantaggi per i consumatori sul piano del prezzo ma generando un impoverimento complessivo dell’offerta commerciale pescarese già alle prese con una crisi che arriva da lontano”.
“Infine”, dice ancora Giampietro, “in commissione sono emersi dubbi sul fatto che un’attività di questo tenore, destinata a clienti molto selezionati, possa avere effetti diretti su un mercato rionale che comunque uscirebbe da questo intervento più piccolo e meno visibile. Sia chiaro: è un fatto positivo che un grande marchio voglia ampliare la propria presenza a Pescara, ma è da valutare attentamente se sia la scelta migliore per il mercato di piazza Muzii. Anche perché mettere in crisi i negozi di abbigliamento ora presenti in centro vorrebbe dire trasformare quei locali in altri pubblici esercizi, un effetto opposto a quello annunciato”, conclude il consigliere Pd.