Pescara. La Corte dei Conti, lo scorso 23 ottobre, ha inviato al Comune le risultanze dell’analisi sul rendiconto di gestione del 2012, certificando “la cattiva gestione finanziaria del Comune per l’anno preso in esame”, come riferisce il sindaco Alessandrini, assestando una stilettata nei confronti dell’amministrazione che lo ha preceduto, guidata dal centrodestra di Albore Mascia.
I passaggi chiave di quanto redatto dall’ente deputato per legge al controllo dei Bilanci degli Enti Locali “fanno chiarezza innanzitutto e in modo inequivocabile”, spiega Alessandrini, “sulle responsabilità della precedente amministrazione nel non aver tenuto conto, già nel 2012, delle osservazioni fatte sulla gestione finanziaria dalla stessa Corte dei Conti. Viene certificato il mancato controllo sull’attività finanziaria dell’Ente. Viene inoltre censurato l’utilizzo di somme destinate ad opere pubbliche per coprire la spesa corrente, un ammontare di oltre 21 milioni di euro. Viene stigmatizzata una politica di entrate non corrispondente all’effettivo incasso”
“Sotto accusa”, polemizza ancora il primo cittadino, “anche la gestione dei residui attivi e passivi.Viene sottolineata la mancata trasmissione alla Corte dei Conti dei chiarimenti sulle osservazioni al questionario relativo al rendiconto 2011 da parte della precedente amministrazione”.
“Chiaro è che se il rendiconto 2012 ha subito le censure di cui sopra, preoccupa molto seriamente l’attività di controllo che la Corte dei Conti muoverà sul Rendiconto 2013”, prevede Alessandrini, “Un documento, è bene precisare, chiuso con un pesante disavanzo e con il parere negativo dei Revisori dei Conti, per giunta approvato senza i voti degli ex amministratori che hanno gestito per l’intero anno il bilancio in questione. Evidentemente, di fronte alla consapevolezza dei guai combinati, hanno provato a farne ricadere le colpe su chi è venuto dopo. Un’operazione non riuscita perché noi, oltre ad esserci fatti carico della situazione, votando con senso di responsabilità un rendiconto prodotto dal centrodestra, stiamo provando a risolvere in piena trasparenza la situazione, senza bugie e trovate demagogiche, ma assumendoci responsabilità pesanti verso la cittadinanza che è il nostro principale referente”.
“A questo punto”, conclude il sindaco, “chi è stato causa di tutto questo dovrebbe smettere di dire bugie e di omettere la verità e assumersi la responsabilità nelle sedi deputate e davanti alla città e soprattutto partecipare con spirito di collaborazione all’indispensabile risanamento, anziché dare lezioni di buon governo e manifestare davanti agli uffici postali contro l’ingiusto aumento delle tasse”.