Pescara. “Sono presidente della Provincia soltanto da due settimane e, sicuramente, l’attività principe di questi giorni è stata proprio rivolta a conoscere piani e programmi in corso, ereditati dalla precedente Amministrazione. In tal senso, tuttavia, evidenzio che nelle pieghe del bilancio non ho trovato nessuna attività programmatica riguardo le aste fluviali”. Lo ha dichiarato il Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, precisando che “con il vicesindaco di Pescara Enzo Del Vecchio è già stato fissato un incontro per il prossimo martedì, 28 ottobre, imperniato anche su tale sentita problematica. Auspico che l’incontro sia utile anche al fine di fare chiarezza su chi farà che cosa. Al momento le casse dell’Ente, come noto, sono vuote a causa delle scelte del governo centrale, le cui scelte nei confronti degli Enti intermedi sono tese ad una drastica riduzione dei trasferimenti. Non nascondo che desta una certa perplessità che l’ex presidente della Provincia, Guerino Testa, unitamente ad alcuni ex amministratori provinciali, oggi consiglieri al Comune di Pescara, non abbiamo partecipato ‘responsabilmente’ alla relativa commissione comunale, rappresentando lealmente le problematiche e lo stato dell’arte.
Problemi che avrebbero avuto tutto il tempo materiale, in 5 anni e mezzo di governo, per poter affrontati e risolti, facendo chiarezza anche sui compiti istituzionali degli enti coinvolti. Ma evidentemente così non è. È vero, la normativa in merito non agevola: la Provincia ha sì competenza sul reticolo idrografico minore, ma quale autorità idraulica competente al rilascio delle autorizzazioni, pareri e nulla-osta. Gli interventi idraulici, invece, sono distinti per categoria, al di là della competenza: alla Provincia spettano quelli relativi alla IV categoria, ossia di sistemazione dell’alveo e contenimento delle acque. Spettano al Comune quelli di V categoria, invece, ossia quelle che provvedono alla difesa degli abitati e a tutela della pubblica incolumità”.
Di Marco però è sicuro che “con il Comune di Pescara, così come con gli altri 45 Comuni della provincia, affronteremo la problematica costruttivamente, finalizzando unicamente l’attività di governo al bene delle collettività”.