Nuova Pescara: il M5S propone la legge per la fusione

Pescara. Taglio dei costi della politica per 1,3 milioni annui, con risparmio per partecipate e società pubbliche che permetterà di arrivare a 6,7 mln”: questi alcuni obiettivi del pdl del M5S Abruzzo per la Nuova Pescara ,illustrato dai consiglieri regionali Mercante, Sara Marcozzi, Gianluca Ranieri e Domenico Pettinari.

Due giorni fa, infatti, Riccardo Mercante ha depositato il progetto di legge per l’istituzione del Comune che prevede la fusione degli attuali Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, sulla base dei risultati del referendum consultivo del maggio scorso, che ha visto oltre il 70 per cento degli elettori dei 3 centri esprimersi a favore del “sì”

“Il referendum del 25 maggio ha visto affermarsi i sì. Noi – hanno spiegato oggi i tre grillini – abbiamo aspettato e, data l’inerzia della maggioranza, abbiamo presentato il progetto di legge. “Proposta – hanno spiegato i Consiglieri regionali del M5S – che consente di superare l’impasse dell’amministrazione D’Alfonso che sta, di fatto, privando i cittadini dei tre Comuni dei fondi previsti per le fusioni di Comuni”. “Il 25 maggio scorso – ha aggiunto il Consigliere regionale, Riccardo Mercante, primo firmatario della proposta di legge – in attuazione di quanto previsto dall’art. 78 dello Statuto regionale che richiede la consultazione referendaria delle popolazioni interessate quale atto prodromico alla fusione dei Comuni, gli abitanti di Pescara, Montesilvano e Spoltore hanno manifestato pieno consenso all’istituzione della Nuova Pescara. Si e’ trattato di una vera e propria mobilitazione popolare: 111.475 cittadini dei tre comuni interessati hanno preso parte alla consultazione ed il 64% ha espresso parere favorevole alla fusione. Un risultato storico che dimostra come la vicinanza tra le tre citta’ abruzzesi non sia solo geografica, ma anche economica, ideologica e culturale. Sono pero’ trascorsi – ha continuato Mercante – i novanta giorni dalla proclamazione degli eletti, avvenuta l’11 giugno scorso, termine previsto dall’art. 30 della L.R. 44/2007 per la presentazione, da parte del Presidente della Regione, del disegno di legge diretto alla istituzione del nuovo Comune. L’assenza di qualsivoglia proposta sul punto dimostra certamente la scarsa volonta’, da parte della maggioranza, di dare seguito ai bisogni manifestati dalla popolazione attraverso la consultazione referendaria. Per tali motivi ci siamo sentiti in dovere di intervenire e metterci subito al lavoro preparando noi stessi la proposta di legge che consentira’ di tradurre in concreto le scelte dei cittadini abruzzesi”.

“Abbiamo, infatti, sempre posto alla base della nostra azione politica la democrazia diretta, la trasparenza e la partecipazione dei cittadini all’amministrazione della cosa pubblica -a rilevato il consigliere grillino – anche attraverso un piu’ ampio ricorso allo strumento del referendum. Proprio per questo non potevamo rimanere inerti e lasciare inascoltata la voce di cosi’ tanti abruzzesi. Senza dimenticare, poi, che il ritardo nell’approvazione della legge regionale diretta alla istituzione della Nuova Pescara produce un danno gravissimo in termini economici giacche’ blocca, di fatto, l’erogazione da parte dello Stato dei contributi straordinari previsti dalla legge per favorire la fusione dei Comuni, contributi che dovrebbero aggirarsi intorno agli otto milioni di euro annui. Una cifra considerevole, soprattutto ove si pensi alla disastrosa situazione economica dei Comuni abruzzesi costretti ad aumentare al massimo le aliquote delle imposte comunali e al drastico taglio dei servizi ai cittadini per chiudere i bilanci. La fusione dei Comuni produrrebbe, poi, ulteriori vantaggi economici: dal minor dispendio di risorse derivante dalla riduzione degli organismi politici e dalla diminuzione quantitativa degli organi tecnici alla gestione unitaria dei servizi indispensabili e dei servizi a domanda individuale, dall’aumento delle possibilita’ di investimento alle economie di spesa dovute alla razionalizzazione del costo del personale, dei beni strumentali e delle societa’ partecipate. Risorse che potrebbero essere, piuttosto, utilizzate per migliorare la qualita’ e quantita’ dei servizi ai cittadini, per l’implementazione degli interventi strategici per il territorio, per lo sviluppo economico ed imprenditoriale, per l’incremento dell’occupazione e, soprattutto, per la riduzione delle tasse. Grazie al nostro intervento – ha concluso Mercante – sara’ possibile riuscire a completare un percorso di fondamentale importanza non solo per il territorio interessato dalla fusione ma per l’intera Regione sulla quale, certamente, si riverseranno i numerosi benefici correlati alla nascita della Nuova Pescara”.

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