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Pescara, Comune in dissesto controllato. Alessandrini: 4 milioni o tutti a casa

Pescara. Una lunga riunione di giunta, poi l’annuncio del sindaco alla stampa:”Siamo in dissesto controllato, dobbiamo coprire il buco entro fine anno”.

Dopo le dure critiche per la “stangate” delle imposte comunali, aumentate per coprire le lacune in cassa, il primo cittadino ora si trova di fronte ad un altro duro colpo da sopportare nei suoi primi 3 mesi di governo: ieri sera il Collegio dei Revisori dei Conti ha reso noto il parere favorevole alla proposta di Bilancio, “a condizione – ha riferito stamani durante una conferenza convocata d’urgenza – che si provveda entro l’anno alla copertura del disavanzo”.

Un disavanzo da 4,2 milioni di euro, una posta che va ripianata entro un’attualità: “Il problema è grave”, sottolinea il primo cittadino, “perché non abbiamo 4,2 milioni di euro”. La prima ipotesi riparatoria è quella di spalmare l’operazione nel prossimo triennio, ma da affrontare ci sono anche le spese correnti: “Il Comune spende 10 milioni al mese”.

L’ostacolo principale, dunque, è l’approvazione del bilancio 2014 appena presentato: “Se non si approva – e i tempi sono strettissimi – arriverà un commissario di Governo a provvedere”, deve ricordare ancora una volta, con amarezza, Alessandrini. Al sindaco tocca vestirsi da manager d’azienda: “A questo punto dobbiamo fare un sorta di piano industriale di rientro, su piano pluriennale. Siamo di fronte a un dissesto controllato”. “Oltre all’utilizzo della leva fiscale – ha illustrato poi il sindaco – sara’ indispensabile intervenire sui capitoli di spesa del Comune comprimendoli nella misura prevista dalla legge del 10 per cento. Inoltre, sara’ impossibile contrarre nuovi mutui e ci sara’ il blocco delle assunzioni”.

Il dirigente comunale del settore Tributi, Guido Dezio, ha poi ribadito che per fine anno ci potrebbe essere una crisi di liquidittà: “Negli ultimi 5 anni – ha detto – si è arrivati ad avere 50 milioni di euro in meno di liquidita’. Per questo e’ stato deciso di aumentare la tassazione non per tartassare i cittadini, ma per evitare, con una extrema ratio, il dissesto e il commissariamento economico- finanziario dell’ente”.

“Resta da chiarire che il bilancio 2014 in ogni caso dovra’ essere approvato”, ha commentato infinei il sindaco, “perche’ se cio’ non accade la politica e’ inutile. Noi andiamo a casa ed arriva il commissario”.