“Al 16 giugno 2014, data di passaggio delle consegne – ha sottolineato il sindaco – abbiamo trovato uno scoperto di 26 milioni e 400 mila. Inoltre abbiamo verificato la giacenza di atti liquidazione per 30 milioni di euro e l’utilizzo improprio di fondi vincolati per far fronte a spese correnti per oltre 13 milioni e 300mila euro” .
Alessandrini ha poi ricordato “la circostanza insolita del parere negativo dei revisori dei Conti relativo bilancio del 2013 per un disavanzo di 4 milioni e 200 mila euro” . Il sindaco ha anche evidenziato “il dato inquietante della consistenza di cassa: il 31 dicembre del 2009 c’erano 19 milioni e 300 mila euro, mentre il 31 dicembre 2013 c’erano 2 milioni e 380mila euro”. “Questo – ha detto Alessandrini – e’ il punto di partenza. Noi abbiamo posto in essere politiche per ridurre le spesa attraverso tagli mirati e ci siamo indirizzati sulla dolorosa via dell’uso della leva fiscale e siamo consapevoli che, nonostante le misure predisposte, la situazione e’ ancora in evoluzione”.
Tra le azioni intraprese per far fronte alle criticita’ figurano l’introduzione della Tasi in sostituzione dei trasferimenti da parte dello Stato; l’adeguamento delle aliquote Irpef allo 0.8 per cento lasciando invariata l’esenzione per la fascia di reddito fino a 15mila euro per in maggior gettito di 4 milioni di euro; l’adeguamento dell’aliquota Imu dal 10.25 al 10.60 per mille per un maggior gettito di due milioni e 300 mila euro; tagli alle spese per 4 milioni di euro.” Ora – ha aggiunto il sindaco – siamo in attesa del parere del Collegio dei revisori dei conti. Un parere negativo sarebbe una iattura, in quanto causerebbe un’operazione ai sensi dell’art. 243 bis del Testo Unico degli Enti Locali di riequilibrio finanziario con drammatiche conseguenze sulla citta’”. Infine, il dirigente del Settore Tributi, Guido Dezio, ha evidenziato che “dal 2009 al 16 giugno 2014 sono venute meno 50 milioni di euro di liquidita’, sotto forma di utilizzo dei fondi esistenti e dei fondi vincolati per le spese correnti e anticipo di tesoreria. La situazione – ha sostenuto – e’ particolarmente grave in quanto siamo in anticipazione di tesoreria per due/dodicesimi pari a 20 milioni di euro. Se al 31 dicembre il Governo non consentira’ di attingere ai due/dodicesimi, si corre il rischio di andare in dissesto”.