A proporla al consiglio comunale è Giovanni Di Iacovo (Pd), che afferma: “L’esperienza purtroppo insegna, e le istituzioni non sono state adeguate nel corso degli anni nel proteggere pezzi di bellezza e identità di Pescara. Ecco perché assieme al consigliere Piero Giampietro ho presentato la proposta di istituire questa commissione a valenza scientifica e non politica che veda coinvolte la Soprintendenza, le facoltà universitarie umanistiche e di architettura, le associazioni impegnate nella tutela del patrimonio. L’obiettivo di questa commissione è dare a Pescara strumenti per la tutela e la valorizzazione di aree, luoghi ed edifici dal punto di vista ambientale, storico, artistico, creativo e antropologico, preservare la memoria dei luoghi della nostra comunità, la narrazione delle vicende sociali e le peculiarità presenti sul nostro territorio”.
Lo spunto è stato la demolizione del borgo marinaro di via Gobetti (in foto): “Non immaginiamo un pensatoio, ma un organo che abbia il ruolo di porre tutele e attenzioni su porzioni urbane di pregio che magari non necessitano del vincolo della Soprintendenza, ma che possono avere un valore nel racconto della nostra comunità. Una commissione – prosegue Di Iacovo – che possa contare anche sugli uffici comunali per proporre al Consiglio Comunale varianti urbanistiche che, pur consentendo l’ammodernamento statico, tecnologico e funzionale, proteggano il patrimonio storico e identitario della città”.