Chieti. “Il 12 ottobre si vota per i nuovi organi amministrativi della Provincia di Chieti. I componenti delle 104 amministrazioni comunali della Provincia saranno chiamati a scegliere, tra gli altri, il nuovo Presidente della Provincia di Chieti. Soprassedendo per un attimo sulla delicata questione della riforma dell’ Ente provinciale e concentrandosi sulla imminente vicenda elettorale che riguarda l’Ente è necessario contribuire al dibattito circa i nomi che si stanno facendo sulla figura del Presidente. Antonio Tamburrino, sindaco di Montenerodomo risulta essere uno dei possibili candidati alla Presidenza. L’augurio e l’auspicio da parte nostra è che Antonio Tamburrino sia il nuovo Presidente della Provincie di Chieti”.
E’ quanto afferma il sindaco di Pizzoferrato, Palmerino Fagnilli.
“Antonio Tamburrino – dice Fagnilli – è sindaco di un piccolo Comune delle zone interne, già consigliere e assessore dello stesso, quindi assessore della Comunità Montana di Quadri, Componente del CdA dell’Ente d’Ambito delle Acque, Assessore alla Viabilità, Caccia e Pesca e Zone Interne (delega di nuova istituzione), della Provincia di Chieti. Da ultimo Consigliere provinciale uscente. Questi elementi, insieme ad altri, come per esempio l’essere sindaco di Montenerodomo ad inizio mandato, – evidenzia il primo cittadino di Pizzoferrato – sono requisiti e garanzie circa la durata dell’incarico, la conoscenza dell’Ente, del territorio e delle sue problematiche”.
“La presidenza di Antonio Tamburrino, per le zone interne della Provincia di Chieti e per l’intero territorio provinciale – spiega ancora il sindaco di Pizzoferrato – è un’occasione d’oro, in quanto l’articolazione politico-amministrativa dell’intera Provincia si giocherà proprio nella tenuta di questi territori. Un esempio è il Progetto strategico per le aree interne che coinvolge 33 Comuni dal Sangro-Aventino fino al Sinello a cui il territorio delle zone interne è candidato per la Regione Abruzzo. Ma a tal fine ci vogliono forze politiche, competenze e uomini di provata esperienza politico-amministrativa alla guida di un Ente che come prospettiva ha lo scioglimento”.
“Proprio su questa condizione di incertezza dell’Ente si è giocata la partita del degrado della governante della Provincia di Chieti. Strade chiuse e dissestate, scuole in stato d’abbandono, funzioni delegate demotivate, delineano la necessità di individuare un profilo di amministratore in grado di riaprire strade, (come ad esempio quella del bosco S.P. 164 Pizzoferrato-Gamberale-Palena-Roccaraso); o che dia ad un Istituto Alberghiero come quello di Villa Santa Maria una dimensione di e da “College”; o che dia al Catasto, o all’Ops, o ai Centri per l’Impiego senso e dignità delle proprie funzioni e servizi”.
“Se a questi elementi – fa presente Fagnilli – si aggiunge un democratico senso di rispetto per la redistribuzione degli incarichi pubblici sul territorio che appunto rendono vera e sentita la partecipazione alla costruzione di senso collegiale per una comunità, nel caso di specie quella provinciale, la conclusione appare persino scontata circa la Presidenza della Provincia di Chieti. Quindi l’auspicio – conclude Fagnilli – è che la Politica, il Partito Democratico, la Coalizione di Centro Sinistra, nonché le Zone Interne e gli Amministratori locali decidano al più presto le candidature alla Provincia individuando in Antonio Tamburrino il candidato e poi nuovo Presidente della Provincia di Chieti, per passare alla elaborazione e attuazione delle linee strategiche dell’azione politica-amministrativa indispensabile alle Comunità locali”.