Pescara. “Oltre 700 le persone in attesa di ricevere un alloggio popolare a Pescara e provincia, mentre nelle case popolari di via Rigopiano ci sono 19 appartamenti vuoti, alcuni addirittura ristrutturati. Una beffa per tutti quei pescaresi onesti che attendono un alloggio di diritto nel silenzio di Regione Abruzzo e Comune”.
Durissimo l’attacco del Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che lancia, dalle palazzine di via Rigopiano, due richieste chiarissime a Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia che sono alla guida di Regione e Comune: “Si lascia dentro le case chi delinque mentre chi è onesto marcisce in graduatoria: bisogna attivare immediatamente le forze dell’ordine per contrastare gli spacciatori che continuano a delinquere utilizzando le case di edilizia residenziale pubblica e la polizia municipale che deve monitorare tutti quei disonesti che si sono abusivamente allacciati ai contatori condominiali per rubare energia elettrica e acqua per le proprie abitazioni”.
“Purtroppo – specifica Pettinari – nonostante alcuni delinquenti siano stati allontanati, come abbiamo chiesto per anni, altri rimangono e rendono la pace sociale in questo quartiere ancora difficile. Il via vai che si crea a causa dello spaccio porta molti disagi: schiamazzi, litigi e presenze nei condomini poco rassicuranti. Ai residenti che provano a ribellarsi sono destinati insulti e, nei casi più gravi, minacce. Ci sono episodi di degrado in cui le immondizie sono lanciate dai balconi e addirittura nelle scale ci sono sputi e sporcizia da mettere a repentaglio l’igiene collettiva”.
“Perché lasciare a disposizione dei delinquenti appartamenti vuoti da utilizzare come luoghi di spaccio, festini, e come locali per organizzare gli atti criminali più disparati?”, chiede Pettinari, “Se queste case si riassegnassero, i cittadini onesti potrebbero essere in maggioranza rispetto a chi delinque in modo da aumentare la qualità della vita di chi risiede qui. Sono certo che se il Comune, per esempio, attuasse, come dovrebbe, una buona politica di monitoraggio si accorgerebbe che tanti delinquenti si allacciano abusivamente ai contatori. A quel punto basterebbe applicare la legge regionale, la 96/96, che permette di sfrattare chi applica allacci abusivi. La stessa legge prevede che chi commette atti criminosi negli alloggi popolari e nei locali affini deve essere allontanato e liberare l’alloggio. Ecco, le leggi ci sono, mi chiedo cosa si attenda ad applicarle”.