Lo denunciano i consiglieri comunali del centrosinistra Marinella Sclocco, Stefania Catalano e Piero Giampietro.
“Senza la possibilità offerte dagli stabilimenti balneari come negli altri anni, le famiglie pescaresi non sanno se, dove, come, quando potranno essere organizzati campus estivi per i bambini, le associazioni non sanno se potranno organizzarli autonomamente all’interno degli spazi comunali e quali protocolli dovranno seguire, le richieste restano sospese nell’aria mentre le famiglie, ormai rientrate a lavoro, sono abbandonate all’autogestione”, sostengono dall’opposizione, “In tutto ciò nessuno riesce neppure a dire se saranno riaperti i giochi nei parchi. Il recente avviso pubblico per l’utilizzo dei parchi da parte delle palestre e delle associazioni sportive è ovviamente altra cosa rispetto al fabbisogno delle famiglie”.
“E’ mortificante, per Pescara”, rimarcano, “il confronto non solo con le grandi città nel centro e del nord, che stanno sperimentando soluzioni creative e sicure per i bambini, ma anche con i Comuni del circondario, che da settimane sono al lavoro per rispondere alle esigenze delle famiglie con atti concreti, date certe e iscrizioni aperte. Consigliamo alla giunta Masci di chiedere consiglio ai sindaci ed agli assessori di Spoltore o Francavilla, e prendere appunti. Nel frattempo, però, la giunta Masci si svegli e inizi a dare qualche risposta ai genitori pescaresi”.