Pescara. Quattro donne in giunta ed il ruolo di vice affidato ad Enzo Del Vecchio. Il neo eletto sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, ha affidato oggi le deleghe alla squadra di assessori che lo affiancherà nei prossimi anni di governo al palazzo di città.
Una notizia che, di certo, non affievolisce o oscura le forti polemiche legate alla nomina della giovanissima Veronica Teodoro, che si occuperà di Patrimonio, Politiche giovanili, Associazionismo sociale, Rapporti col mondo del volontariato, Agenda21, Marketing territoriale.
Con lei, il vice sindaco Del Vecchio al quale vanno le deleghe a Lavori Pubblici, Manutenzione stradale e sottoservizi, Difesa della costa e risanamento del fiume Pescara, parco fluviale, Piano Regolatore Portuale, Recupero ambientale degli spazi golenali, Demanio marittimo, Cimiteri, Mobilità, Protezione civile;
a Paola Marchegiani la Qualità ambientale, Patrimonio culturale, Individuazione, tutela e valorizzazione patrimonio culturale e museale, Igiene urbana, Raccolta differenziata, Politiche energetiche, Riserva dannunziana e Piano di assetto naturalistico;
a Bruna Sammassimo vanno Bilancio, Finanze, Provveditorato, Programmazione economica e finanza innovativa, Sistemi informativi, Controllo di gestione, Spending review;
Giuliano Diodati si occuperà invece di Politiche sociali, Piano di zona, Sanità, Sport, Gestione e manutenzione impianti sportivi, Grandi eventi sportivi;
a Giacomo Cuzzi vanno Attività produttive, Commercio, Turismo, Artigianato, Industria, Pesca, Mercato ittico, Mercati per il commercio fisso e ambulante, Esercizi pubblici, Riorganizzazione, gestione e occupazione del suolo pubblico e pubblicità, Recupero siti industriali dismessi, Politiche di sviluppo e valorizzazione delle periferie, Grandi eventi turistici;
a Sandra Santavenere vanno il Personale, Edilizia privata, Semplificazione amministrativa, Sportello unico, SUAP, URP, Servizi demografici ed elettorali, Tutela mondo animale, Rapporti e tutela dei consumatori, Pari opportunità;
a Giovanni Di Iacovo vanno le Politiche culturali e rapporti con associazioni culturali, Pubblica istruzione, Mense scolastiche, Edilizia scolastica e relativa manutenzione;
a Adelchi Sulpizio vanno la Progettazione, sviluppo, manutenzione parchi e verde urbano, Edilizia residenziale pubblica e relativa manutenzione, Politiche abitative, Housing sociale, Rapporti con le libere professioni, Delocalizzazione antenne di San Silvestro, Polizia municipale.
Il sindaco Alessandrini, infine, ha stabilito di tenere per se le deleghe all’Immagine e comunicazione istituzionale, Urban Center, Programmazione e assetto del territorio, Programmi complessi, Politiche comunitarie, Politiche di sviluppo e relazioni con società partecipate, Rapporti Stato-Regione Enti e Area Metropolitana, Grandi Infrastrutture, Contenzioso, Area di Risulta, Ex Cofa, ex Fea, Giochi Mediterraneo 2015, Expo 2015, Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, Centro commerciale naturale, Rapporti con l’Università, Rapporti con il Comitato ristretto dei Sindaci e con la Asl.
“Dopo quasi venti giorni di attesa e un lungo dibattito in maggioranza sulle quote rose e sulla nona figura da inserire nell’esecutivo, la montagna ha partorito il topolino, commentano i rappresentanti dei tre gruppi di opposizione. E il topolino altri non è che la giovanissima componente della famiglia Teodoro, Veronica, figlia di Gianni, nipote di Piernicola e Maurizio. Proprio Gianni, (ex) assessore prima della giunta Pace, poi della giunta D’Alfonso e quindi della giunta Mascia, componente del consiglio provinciale di Pescara prima in maggioranza e poi all’opposizione, ha mantenuto in casa l’indennità di carica, pur non avendo ottenuto alcun incarico per sé nell’esecutivo. E con il fratello Piernicola in consiglio comunale l’indennità incassata dalla dinastia è addirittura doppia. Dunque i metodi della vecchia politica hanno avuto la meglio, proprio come accade nei paesi più arretrati, dove gli affari di famiglia si intrecciano alle vicende della cosa pubblica e purtroppo competenza, esperienza e professionalità passano in secondo piano. Il livello della giunta non appare poi così elevato, nel suo complesso, e appare chiaro che non sarà nelle stanze di piazza Italia che si deciderà come amministrare la città, e le scelte saranno trasmesse da qualche altro palazzo della politica. Lo spacchettamento delle deleghe deciso in questo ore, inoltre, appare poco funzionale alle esigenze amministrative e degno della peggiore politica. Ci chiediamo poi, concludono i consiglieri dai banchi della minoranza, se il sindaco assegnerà o meno la delega alle politiche lavorative. Negli ultimi anni l’incarico è stato espletato da Massimiliano Pignoli, a capo di una sorta di sportello aperto quotidianamente agli amici-bisognosi. Ora chi se ne occuperà?”.