“Dopo cinque anni”, dice all’indomani del grosso risultato raccolto alle amministrative, “torniamo a fronteggiarci io e Luigi Albore Mascia naturalmente in un clima, in un contesto molto diverso da quello del 2009. Oggi i numeri, il clima, il vento, mi sorridono fin qui. Però”, rallenta Alessandrini, “ricordo la lezione di un grande italiano, Trapattoni: non dire gatto finché non ce l’hai nel sacco. E dunque proseguirò nel mio impegno sino al termine del ballottaggio”.
In effetti, seppur con un risultato ben inferiore, Luigi Albore Mascia potrebbe riscattare il suo 23% scarso con un’alleanza con quel Testa che, viaggiando da solo con il Ncd, ha tolto alla coalizione guidata da Forza Italia un significativo 11%. Ora, però: “L’apparentamento con Testa e’ nella logica delle cose”, commenta Mascia, “L’elettorato del presidente della Provincia e’ un elettorato di centrodestra”. E lui, Testa, rafforza la tesi: “Sono e resto uomo di centrodestra. Quindi il mio impegno sarà quello di appoggiare il centrodestra a queste elezioni”.
In serata la prima riunione tra le parti per discutere sul tema: “Abbiamo scontato questa divisione –prosegue il sindaco ancora in carica – sapevamo che doveva essere così , però siamo più che mai vivi, siamo in campo, il ballottaggio e’ un’altra partita. Si gioca in un altro stadio, con un altro arbitro, si parte da zero a zero e io non posso credere che questa città, che ha una lunga tradizione di centrodestra, sia per il 60 per cento distribuita tra Pd e Movimento 5 Stelle”.
Agguerritissimo il primo cittadino: “Credo che sarà una battaglia tutta da giocare. Oggi ho messo la mia cravatta rossa, che e’ quella da primo giorno di campagna elettorale. Per me oggi riparte questa campagna elettorale, supplementare di dieci giorni, in cui sono assolutamente determinato perché sono un lottatore nato. Sono convito che l’elettorato saprà anche scegliere e capire che a questo punto il centrodestra è unito e questo sarà oggetto di apprezzamento da parte della città di Pescara”. Meno ficcante l’alleato: “Quello che a me oggi interessa principalmente e in maniera prioritaria”, ha proseguito Testa, “è rivedere, reinventare un nuovo centrodestra a partire dal livello nazionale fino ad arrivare a quello territoriale, per tornare ad essere forza di governo”.
Al momento, comunque, contano i numeri, e quelli dell’esponente Pd godono anche del riflesso della valanga D’Alfonso: “Abbiamo- una cifra elettorale di partenza molto importante”, conclude tranquillo Alessandrini; “quindi, come si dice, rispetto per gli avversari, ma faremo la nostra partita con molta tranquillità, con la consapevolezza di avere un match molto importante da giocare”.