Chieti, successo per la Giornata della cultura senza limiti

giornata della cultura senza limiti chietiChieti. Domenica, 6 aprile, in piazza G.B. Vico a Chieti, Giustizia Sociale ha promosso la sua “Giornata della cultura senza limiti”. Un evento per tutta la città, per i partecipati al Primo Corso d’Inglese e per i molti che hanno ricevuto l’attestato per aver sostenuto e superato la prova finale.

Un grande evento che ha visto protagonista anzitutto l’ideatore di questa iniziativa, Bruno Di Paolo, tutti i militanti del partito che volontariamente e gratuitamente hanno portato avanti la macchina organizzativa, l’insegnante, Angelo Cavallucci e tutti i suoi tutor, ed infine gli oltre 200 studenti attori principali della mattinata e della cerimonia di consegna degli attestati.
Una piazza gremita e tanti curiosi ad assistere alla celebrazione di un progetto e di un successo senza precedenti per la città di Chieti e per tutto l’Abruzzo.  
8 lezioni, 436 iscritti, con punte di 481 presenze nel corso delle settimane, oltre 300 studenti che hanno frequentato l’80% delle lezioni, oltre 200 persone che hanno sostenuto la prova finale.
Sono questi i numeri strabilianti di un servizio che Giustizia Sociale ha voluto offrire alla sua cittadinanza, un servizio gratuito che è stato prima di tutto sociale, per promuovere la cultura, quella che non ha margini, che non ha padroni, che non ha limiti né di età e né, soprattutto, economici.
Un servizio che si è concluso, ma solo per il momento e solo per questo turno, questa domenica. Ad aprire la festa, puntuale alle 10,00, l’esibizione del coro folcloristico abruzzese F.P. Tosti di Francavilla al Mare e poi loro, gli oltre 200 studenti che con l’emozione e la trepidazione dell’ultimo giorno di scuola hanno sfilato sul palco allestito in Piazza G.B. Vico, uno per uno, ed hanno ricevuto, tra strette di mano, sorrisi e foto ufficiali, il loro personale attestato.
Dagli ultrasettantenni, come il Sig. Giustino, 76 anni, ed i signori Antonio e Giuseppe di 75 anni, alle più piccine del corso, Benedetta di 8 anni ed Ilaria di 10, che con emozione ed un po’ di timidezza sono salite sul palco accompagnate dai loro genitori, il senso di partecipazione e di aggregazione è stato vivo e tangibile.
Una sensazione  positiva di appartenenza collettiva che Giustizia Sociale conosce bene e che porta avanti fiera in tutte le sue iniziative.
Questa è stata l’ennesima pietra miliare, tra le tante, già posizionate lungo il suo cammino e tante altre sono già in serbo.
L’idea di rivedere ancora i ragazzi di Di Paolo presto impegnati in un altro progetto non è solo una possibilità ma una promessa.

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