Lanciano. Corso Trento e Trieste non riaprirà alle auto, ma sono in programma tutta una serie di iniziative e interventi sull’arredo urbano che contribuiranno a migliorare l’immagine di una vera e propria isola pedonale in centro.
E’ la prima risposta che il vice sindaco e assessore alla viabilità e commercio Pino Valente ha dato al direttivo locale e regionale di Ascom Abruzzo, associazione regionale di categoria nata per sostenere le piccole e medie imprese locali e per difendere il territorio dove queste hanno sede. All’incontro hanno partecipato il presidente del direttivo locale di Ascom Abruzzo, Umberto Orlando, il presidente Angelo Allegrino e Fausto Memmo e Viscardo Murri in rappresentanza della categoria degli imprenditori e commercianti. “Abbiamo in programma una serie di incontri con le amministrazioni – ha spiegato il presidente regionale Allegrino – perché questo fa parte della natura e della cultura di Ascom Abruzzo: la nostra missione è stare al fianco degli amministratori locali per collaborare meglio e di più alla crescita e alla promozione del nostro territorio”. Allegrino ha ricordato la scelta di aver voluto aprire la sede regionale di Ascom Abruzzo proprio a Lanciano, in piazza Garibaldi, “sede naturale e storica del commercio lancianese”.
Il presidente del direttivo lancianese, Umberto Orlando, ha quindi snocciolato una serie di criticità da affrontare. “Tutte le città valorizzano il corso principale – ha detto Orlando – mentre il nostro corso Trento e Trieste è soltanto una strada chiusa. Si potrebbe riaprirlo alle auto in determinate ore del giorno per dare un po’ di respiro al commercio morente che sul corso rappresenta l’immagine stessa della città, o comunque si potrebbe provvedere ad un arredo che renda questo spazio attrattivo e bello dal punto di vista estetico, con panchine, alberi, fiori, punti di ombra”. Orlando si è focalizzato anche sul problema dei parcheggi nell’immediato centro di Lanciano. “Commercianti e imprenditori del centro sono il motore economico della città – ha sottolineato l’esponente di Ascom Abruzzo – la città si fa anche attraverso la sua capacità di attrarre persone. Ma vanno valorizzati anche i quartieri adiacenti al centro, creando un vero e proprio sistema urbano, con zone che “dialoghino” tra di loro e che siano tra di loro funzionali”. Orlando ha poi parlato della segnaletica carente, come le strisce pedonali scolorite o inesistenti, i semafori, e, cosa fondamentale, la fermate e le pensiline per gli autobus. “Siamo fermi forse al 1.950 – ha ironizzato Orlando – quando per sapere l’orario di una corsa di un autobus bisognava chiedere ai negozianti vicini. Tutto questo accade ancora. A Lanciano non esistono insegne luminose di avviso, scarseggiano le pensiline e le aree di attesa, non si sa dove comprare i biglietti, e ciò è inammissibile in una città che vuole dirsi moderna e a vocazione commerciale e turistica”.
Il presidente Ascom Abruzzo della circoscrizione lancianese ha quindi proposto di affidare a sponsor privati le insegne luminose delle pensiline.
“Sarebbe un bel segnale per le altre città e un servizio utile alla collettività”.“Siamo molto concentrati sulla viabilità e sull’immagine che la città consegna sia ai residenti che al suo esterno – ha replicato l’assessore Valente – e proprio insieme al presidente Allegrino abbiamo avviato in passato una serie di importanti iniziative, come quella, ad esempio, dell’allargamento di via Dalmazia per far spazio a numerosi posti auto. E abbiamo molto a cuore i commercianti. Ricordo i due progetti, uno per il marketing territoriale che insiste sul decoro urbano e che la Camera di commercio di Chieti ha avviato solo per la città di Lanciano, e l’altro, in collaborazione con la Bper (Banca Popolare dell’Emilia Romagna) e la Camera di commercio, per la creazione di nuove imprese commerciali nel centro storico”. “Per il corso sono già pronti 70mila euro destinati all’arredo urbano – sottolinea Valente – che vanno a sommarsi agli interventi di potenziamento dell’illuminazione di corso Bandiera. Sul corso abbiamo in mente una riqualificazione straordinaria, che non prevede la riapertura al traffico veicolare, ma che di certo contribuirà al rilancio definitivo dell’immagine del centro città. Il progetto è esecutivo, abbiamo già contratto un mutuo di 1milione e 300mila euro”. Valente ha però spiegato come alcune opere, nonostante i progetti siano già pronti e finanziati, non possano partire per il rispetto dei “vincoli stringenti del Patto di stabilità”, una “normativa che soffoca i comuni, soprattutto quelli virtuosi come Lanciano”.
Le opere bloccate riguardano il rifacimento di Via Dei Frentani (500mila euro), il parcheggio di via Delle Ripe (400mila euro), la riqualificazione di Corso Trento e Trieste (1milione e 300mila euro) e il rifacimento del manto stradale di via De Crecchio (70mila euro). Il vice sindaco ha poi insistito sul miglioramento della viabilità sia all’ingresso che all’uscita della città attraverso opere che partiranno nei prossimi mesi tra cui la rotonda all’incrocio tra via per Fossacesia e via per Treglio (con un finanziamento regionale di 600mila euro), la rotatoria all’incrocio di via Per Treglio-Villa Martelli con il quartiere Santa Rita e l’allungamento della bretella che da via Bergamo arriva fino all’area artigianale di via Per Treglio e quindi al casello autostradale dell’A14.
“Siamo pronti per cambiare il volto della città – ha promesso Valente – sia con i progetti che possono partire subito, sia per quelli che devono attendere lo sblocco del Patto di stabillità. Sul centro città abbiamo in mente una pedonalizzazione vera e una serie di interventi e iniziative che partiranno già dalle prossime settimane, destinate ai bambini e alle famiglie e che miglioreranno la fruizione del centro cittadino”.