Un intervento volto ad illustrare il progetto di messa in sicurezza della discarica, tenutosi presso i locali del Centro sociale del paese, con la partecipazione dei cittadini e di tutto il consiglio comunale di Vacri. La discarica è la prima in lista per rischio potenziale fra quelle indicate all’inizio del mese di marzo 2014 nella graduatoria stilata dalla Regione Abruzzo e pubblicata sul Bura-Bollettino ufficiale Regione Abruzzo. Prima fra le centocinquanta censite, il che ha creato e crea non pochi allarmismi fra la popolazione.
“La discarica di Capocroce – commenta Antonio D’Aristotile, sindaco del comune di Vacri e candidato al Consiglio Regionale con il Centro Democratico – è stata attiva dal 1985 al 1998. Vi è stato riversato di tutto, senza differenziazione alcuna. Nel 2007, in base alla legge regionale n. 45/2007, è stato avviato il lungo procedimento volto a valutare il grado di inquinamento del sito, risultato tale, con anche la presenza certificata di elementi quali magnesio e arsenico”.
“L’attuale amministrazione comunale è in carica dal 2004: non abbiamo mai riversato nulla in quella discarica – aggiunge il sindaco di Vacri Antonio D’Aristotile – ci siamo attivati da subito per affrontarne la pericolosità seguendo tutte le indicazioni della Regione. Oggi il piano di bonifica è approvato nella sua fase definitiva. Sono state acquisite la maggiorparte delle autorizzazioni previste per la sua messa in sicurezza, fornite dalla Regione e dall’Arta-Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente. Tuttavia manca ancora l’autorizzazione da parte dell’Autorità di bacino inerente al Psda-Piano stralcio difesa alluvioni. Ricevuta questa, provvederemo in tempi brevissimi ad approvare la fase esecutiva per la messa in sicurezza del sito, per la tranquillità dei cittadini, che sono stati rassicurati nel corso dell’incontro di ieri sera”.