L’Aquila. Massimo Cialente è stato prosciolto relativamente al “caso” giudiziario del presunto voto di scambio per il quale il sindaco dell’Aquila era stato iscritto nel registro degli indagati.
Assecondando le richieste dello stesso pm Stefano Gallo, titolare dell’inchiesta, che aveva effettuato una serie di verifiche ed interrogatori su un presunto accordo preelettorale in vista del ballottaggio per le comunali di due anni fa, il giudice Marco Billi ha infatti definitivamente archiviato il procedimento.
Il patto sarebbe intercorso tra i coordinatori regionali di Futuro e Libertà e del Partito democratico e il primo cittadino.
Secondo una denuncia, in cambio dell’appoggio del partito di Fini, che al primo turno totalizzò un modesto ma utile per un eventuale apparentamento 3,70%, Cialente avrebbe promesso alcune poltrone importanti: un assessorato e la presidenza di un’azienda municipalizzata.
Oltre a Cialente erano indagati, Enrico Verini, Daniele Toto e Silvio Paolucci: tutti sono stati prosciolti.