Pescara. Era stato il Pd a motivare la “spallata”, poi sfumata, al sindaco Mascia con il rischio di dissesto economico per le casse comunali. E oggi, ancora il Pd, denuncia come, nonostante tutto, il primo cittadino “propone un incarico esterno da quasi 4mila euro al mese”. D’Angelo: “Non conosce vergogna”.
Un nuovo incarico di collaborazione esterna a 3.750 euro al mese: è il consigliere comunale Pd Camillo D’Angelo a riferire che “il Sindaco Mascia vuole affidare in questo scorcio di consiliatura e nonostante le disastrose condizioni economiche in cui ha portato il Comune di Pescara, un incarico esterno ad alto contenuto di professionalità relativo alla direzione artistica per l’immagine e le attività culturali del Comune di Pescara”.
Ad poco meno di venti giorni dallo scioglimento del Consiglio comunale, prima delle elezioni, il sindaco Mascia propone così di affidare un incarico per tre mesi, fino al 15 giugno 2014, e per un compenso mensile di 3.750 euro.
“L’input per la straordinaria iniziativa”, spiega D’Angelo, “muove dalla proposta avanzata dal Settore Gabinetto del Sindaco in data 26 febbraio e ripresa dal Segretario Generale in data 10 marzo che dovrebbe consentire l’elargizione degli ultimi spiccioli ancora rimasti nelle prosciugate casse comunali prima che si insedi la nuova amministrazione”.
“Una spregiudica quanto immorale scelta”, commenta il democratico, “che offende ancor di più i cittadini pescaresi per i tempi ed i modi con cui viene messo in atto il saccheggio della risorsa pubblica in un momento di grave crisi che sta portando il Comune di Pescara in una evidente fase di pre-dissesto”.
“Sembra non conoscere vergogna questa amministrazione”, conclude D’Angelo, “che continua ad elargire incarichi profumatamente remunerati. Si tratta, con tutta evidenza, degli ultimi regali che l’amministrazione Mascia si appresta ad elargire e che la responsabilità di una parte dei consiglieri del Comune di Pescara aveva previsto e voleva evitare promuovendo la decadenza dell’intera amministrazione”.