Montesilvano. Il sindaco Di Mattia cade dopo le dimissioni di 13 consiglieri comunali: al voto il 25 maggio.
Sono state le dimissioni di 13 consiglieri comunali a far cadere, a sorpresa, il sindaco di Montesilvano Attilio Di Mattia. Il “colpo di mano” questa mattina, partorito in uno studio notarile del centro di Pescara.
A firmare congiuntamente le dimissioni sono stati il presidente del consiglio Fabio Petricca, Carlo Tereo de Landerset, Lorenzo Silli, Deborah Comardi, Francesco Maragno, Manola Musa, Ottavio De Martinis, Paolo Cilli, Vittorio Catone (immortalato nella foto, diffusa su Facebook), Umberto Di Pasquale, Claudio Daventura, Ernesto De Vincentiis e Paolo Di Blasio.
A Palazzo di Città, ora, arriverà un commissario prefettizio, in attesa del 25 maggio: giorno in cui i montesilvanesi, oltre alle regionali, saranno chiamati nuovamente alle elezioni amministrative.
Fratelli d’Italia – An. Andare subito alle urne il 25 maggio, è ciò che si impone nell’interesse di
Montesilvano. Le dimissioni di 13 consiglieri comunali hanno posto fine, con
un atto responsabile, al mandato di un sindaco che in poco più di un anno si è
caratterizzato per la ” latitanza ” e per iniziative molto discutibili. Questa
conclusione evidenzia l’assoluta incapacità del centrosinistra ed in
particolare del partito democratico nel gestire la terza Città d’Abruzzo per
numero di abitanti. Non è stato all’altezza il sindaco, ha fallito la sua
coalizione !!!!
Fratelli d’Italia- Alleanza nazionale auspica, fin da ora, un unitario
percorso di tutte le componente del centrodestra per ridare alla città
un’amministrazione stabile e capace.
Corrado Di Sante (In movimento per i beni comuni Rifondazione-Verdi). Venerdì ci eravamo domandati se dopo il consiglio comunale, il sindaco Di Mattia avesse ancora una maggioranza. A distanza di due giorni, questa mattina, 13 consiglieri su 24 si sono dimessi davanti al notaio. Il consiglio comunale è decaduto e con esso termina la consigliatura del sindaco Attilio Di Mattia (PD).
La grande ammucchiata SEL-PdCI, PD, UDC e FLI che sosteneva Di Mattia, mese dopo mese ha perso vari pezzi: una coalizione senza progetto, una sommatoria di personalismi, piccoli e grandi interessi che si sono retti solo sull’elargizione di poltrone e incarichi. Doveva cambiare tutto, non è cambiato nulla!
Sono confermate le ragioni che ci hanno visto correre autonomamente dai due poli nelle ultime elezioni comunali. Ci spiace che SEL e PdCi non abbiano condiviso questa scelta finendo nell’ennesimo tritacarne politicante.
Come “In movimento per beni comuni Rifondazione-Verdi” avevamo denunciato in campagna elettorale già dal titolo del nostro dossier sulle liste: senza coerenza non c’è cambiamento*.
Infatti dicevamo “non è possibile parlare di cambiamento se i futuri consiglieri con la loro storia rappresentano l’esatto contrario”. Il capolinea di oggi è il prodotto delle liste, tanto nel centrosinistra quanto a destra, popolate di trasformisti, indagati e condannati, del fatto che evidentemente centrosinistra e destra a Montesilvano hanno preferito la continuità con il passato.
Oggi a meno di 2 anni dalle elezioni vanno tutti a casa.
Per noi a Montesilvano la questione morale resta la prima questione, continueremo a batterci per il cambiamento e come abbiamo fatto in questi mesi ad essere il megafono delle lotte, della cittadinanza attiva e della partecipazione fuori e dentro il consiglio comunale.