Pescara. Momento cruciale per il nuovo teatro: venerdì il voto sulla società per costruirlo. Tensione sull’approvazione da parte della minoranza, Mascia: “Serve atto di responsabilità”.
Approderà venerdì prossimo in consiglio comunale la delibera per la costituzione della società mista pubblico-privata che dovrà progettare, appaltare, costruire e gestire il Nuovo Teatro dell’Adriatico. Dovesse concludersi proficuamente, la struttura marchierebbe nel futuro il segno tangibile del primo mandato da sindaco di Luigi Albore Mascia. Per questo il diretto interessato è ben teso circa il voto, prevedendo una ferma opposizione da parte della minoranza. “Venerdì il Consiglio comunale intero sarà chiamato a un atto di responsabilità”, premette il primo cittadino, “consentire alla città di avvalersi di un’occasione straordinaria, la prima che, dopo cinquantuno anni, rende concreta l’idea e la visione di un Teatro a Pescara”.
La costituenda società andrà a redigere il progetto definitivo ed esecutivo, appaltare e gestire la struttura: in questa, il Comune sarà socio di minoranza, e che vedrà, come partner, la presenza di un privato con specifiche competenze tecniche e capacità finanziarie. Dalla scorsa estate, l’apposita delibera ha cominciato il suo iter nella Commissione Cultura, ma è stata approvata solo con i voti della maggioranza di Governo. Facile capire cosa accadrà in Aula: “La realizzazione del Teatro”, continua a ripetere il sindaco, “è un obiettivo che intendiamo raggiungere nell’interesse esclusivo della città e di quelle centinaia di Associazioni, organizzazioni, gruppi artistici che gravitano, vivono, lavorano a Pescara e che da anni chiedono la disponibilità di uno spazio”
Il teatro, dal costo di 24milioni 400mila euro, dovrebbe sorgere nell’area nord-est della vecchia ferrovia, dinanzi ai vecchi Silos dell’acqua.
“Nei giorni scorsi”, spiega Albore Mascia, “dopo l’approvazione della delibera da parte della Commissione abbiamo svolto anche un Tavolo della maggioranza di centro-destra che ha subito fatto quadrato e a questo punto ci prepariamo al confronto in aula. In quella Sala ci aspettiamo innanzitutto senso di responsabilità, consapevoli di trovarci tutti, nessuno escluso, dinanzi a un’occasione storica per Pescara, un’occasione che non possiamo lasciarci sfuggire per un pregiudizio politico”. Inutile, però, nascondere le perplessità: “Sappiamo che parti della minoranza, come sempre, cercheranno di far rinviare l’approvazione del documento, dicendo che ‘il progetto del Teatro va esaminato non singolarmente, ma nell’ambito del contesto generale di riqualificazione delle aree di risulta’, ma si tratta di una motivazione che non ha ragion d’essere, perché il progetto di riqualificazione delle aree di risulta è praticamente anch’esso pronto, ma soprattutto”, conclude, “perché il Teatro è stato individuato e posizionato esattamente dove già il centro-sinistra”.