Pescara. Se Confcommercio si preoccupa dei riflessi economici negativi, Sel critica la pedonalizzazione di corso Vittorio quanto a inquinamento ambientale. Di Iacovo ed Ettorre bacchettano la giuna Mascia: “Si pensi alla salute dei pescaresi”.
“Le recenti azioni della giunta Mascia indirizzate alla creazione di una zona pedonalizzata in Corso Vittorio Emanuele vanno inquadrate in un’altra ottica oltre che quella manifestata da Confcommercio e le contestazioni motivate da una ricaduta negativa sulle attività commerciali della zona interessata.Una ben diversa constatazione si rende necessaria, poiché riguarda la salute dei pescaresi, alla luce di numerose rilevazioni circa l’inquinamento cittadino, altissimo in questo periodo dell’anno e alla luce del rapporto allarmante pubblicato dall’agenzia sanitaria regionale”. Ad affermarlo sono Roberto Ettorre, coordinatore comunale Sel Pescara, e Giovanni Di Iacovo consigliere comunale del partito di Vendola. “Ben prima di ragionare sulle pedonalizzazioni e sulle conseguenti ricadute sulla viabilità bisogna pensare alla salute – sì, alla salute – dei cittadini”, sostengono i due, “fin troppo trascurata da questa amministrazione, le cui domeniche ecologiche e giovedì senz’auto non risolvono affatto il problema della concentrazione delle micropolveri (che ricordiamo hanno una incidenza diretta su malattie polmonari e patologie ancora più gravi).” Il convogliare il traffico veicolare sull’area di risulta”, aggiungno, “sposta il problema dell’inquinamento e del traffico su un’altra zona, peraltro di pochi metri, ovvero su una zona che se gestita in maniera intelligente e responsabile, aiuterebbe in modo massivo al risanamento dell’aria cittadina”.
Ciò che i membri di Sel auspicano, in conclusione, “è un’azione progettuale sull’area di risulta che conduca alla creazione di verde urbano e opporsi a qualsiasi operazione, compresa la pedonalizzazione di quel tratto di Corso Vittorio Emanuele, che sposti, senza risolvere, il traffico veicolare in una zona che deve ospitare un polmone verde, l’unico in grado di salvare letteralmente la vita della città di Pescara”.