Chieti. “Comprendo la posizione che l’Udc ha assunto e reso nota dopo la nomina ad assessore del consigliere Dario Marrocco”.
Così il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in merito alla nota congiunta inviata dal segretario cittadino dell’Udc, Andrea Buracchio, e dal Capogruppo Consiliare Udc, Mario de Lio.
“Allo stesso tempo – prosegue Di Primio – rivendico con forza e determinazione tale mia scelta per due fondamentali motivi.1) La politica è continuo divenire ed è di qualità quella che riesce, nella diversità delle componenti e nel rispetto dei ruoli, a fare la sintesi delle varie posizioni per raggiungere l’obiettivo di dare risposte alle istanze dei cittadini. Non ritengo, per tale motivo, di aver disatteso gli originali accordi. La situazione politica ed amministrativa, i fatti accaduti negli ultimi mesi e la convinzione di non doversi fossilizzare sulle beghe quotidiane ma, invece, sul futuro della città, mi hanno indotto ad effettuare la scelta di nominare assessore Dario Marrocco.2). La condivisione e l’ascolto sono perni fondamentali della mia azione politica ed amministrativa, ciononostante, non credo che la ricerca esasperata dell’unanimismo su ogni scelta che l’amministrazione o il sindaco devono compiere abbia fino ad oggi prodotto risultati positivi per la città. Per questo, nella autonomia che mi è data quale capo dell’amministrazione, ma soprattutto quale responsabile della coalizione politica che guida la città, ho ritenuto di assumere tale decisione in piena consapevolezza e soprattutto senza che ciò rappresenti una azione tesa a modificare i rapporti all’interno della coalizione. L’Udc è per me un alleato fondamentale, un alleato con il quale costruire anche i futuri percorsi all’interno della città e dalla città verso la regione, ciononostante non credo che la decisione rispetto alla scelta del nuovo assessore, che sono stato costretto a nominare a seguito delle vicende accadute in luglio, dovesse diventare elemento di contrattazione all’interno della coalizione. Se oggi avessi dovuto celebrare i riti della politica per la nomina dell’assessore, sarei ancora alla ricerca del nome che poteva trovare la condivisione di tutti e non avrei potuto dare, con la solerzia che la criticità del momento storico richiede, risposte alle istanze dei cittadini in settori particolarmente sensibili e che richiedono la presenza quotidiana di un amministratore. Con l’Udc, ovviamente, continuerò a dialogare, come per altro sempre fatto con grande cordialità e lealtà, e a condividere e a ricercare i percorsi più utili per costituire, su salde fondamenta valoriali che ci appartengono, il progetto politico anche per il domani.Proprio per questo, al di là degli episodi o delle attuali”. apparenti incomprensioni, ed ancor prima che l’Udc mi scrivesse la nota in commento, ho offerto al Capogruppo De Lio – al quale devo riconoscere una straordinaria capacità di appartenenza e di lavoro, espressa sia alla guida del Gruppo Consiliare che alla presidenza della Commissione Bilancio – di assumere, in questo ultimo anno e prescindendo dalle deleghe assesorili, un ulteriore impegno all’interno dell’Amministrazione, convinto che l’attività di uomini come lui rappresenti il giusto esempio di politica al servizio della città, anteposto a qualsiasi forma di interesse particolare