Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che aggiunge: “Qualcuno direbbe: la domanda sorge spontanea, ossia se la vertenza avesse avuto un epilogo diverso, lo stesso partito, si sarebbe assunto, in negativo, l’intera responsabilità? E’ pur vero che la vittoria ha sempre tante mamme e la sconfitta un solo padre. Qui non è certo il caso d’intestarsi meriti ed onori ma solo adoperarsi perché le scommesse imprenditoriali riversatesi in Valsinello (New Trade di Prato per il tessile e Silda Invest di Porto sant’Elpidio per il calzaturiero) non vadano a vuoto perché ne va della credibilità di un intero territorio, della sua classe politica e delle parti sociali. Occorrono ancora sobrietà e concretezza. La New Trade di Prato è in ritardo con l’attuazione degli impegni sottoscritti al Ministero delle Attività Produttive perché ancora non sono maturate condizioni formalizzate come autorizzazioni regionali e convenzioni con i comuni del territorio per la fornitura della materia prima (vestiti usati da riciclare). In Provincia, come gruppo consiliare, insieme al Pd ad ogni livello, unitamente, abbiamo sempre manifestato concreta vicinanza ai lavoratori, disponibilità ed attenzione verso gli imprenditori onde favorire la riconversione e rioccupazione delle mestranze; non è tollerabile che altri, che hanno responsabilità di governo provinciale e regionale destinatari di porre e proporre soluzioni concrete, producano speculazioni politiche per un positivo risultato, frutto di un intelligente gioco di squadra della politica e delle istituzioni del territorio, ancora lontano nella sua concreta realizzazione”.