L’Aquila. “Il Governo deve tenere conto della nuova risoluzione approvata all’unanimità lo scorso 3 dicembre dal Consiglio Regionale Abruzzese contro il progetto della Snam che prevede la costruzione in cinque lotti, tra i quali quello Sulmona – Foligno, di un metanodotto denominato “Rete Adriatica”, oltre che di una centrale di compressione a Sulmona”. A dichiararlo è la Cittadina Enza Blundo intervenendo in Aula al Senato.
“Già il 30 luglio scorso ho presentato un’interpellanza urgente – continua la Cittadina – con la quale chiedevo al Governo l’immediato coinvolgimento di esperti del territorio e soggetti interessati sulla base della risoluzione approvata dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati il 26 ottobre 2011. Tale risoluzione impegnava l’Esecutivo a disporre l’esclusione della fascia appenninica dal tracciato, al fine di evitare i notevoli danni ambientali e l’elevatissimo pericolo per la sicurezza dei cittadini derivante dall’attraversamento dell’impianto di territori ad alto rischio sismico”.
Invece di dare immediate risposte ai cittadini, il Governo pare abbia fatto pervenire all’esame congiunto delle Commissioni 8 e 10 l’Atto Governo n.40 che prevede “siano inclusi negli attivi strategici di rilevanza nazionale la rete nazionale di trasporto del gas naturale e le relative stazioni di compressione e centri di dispacciamento, nonché le infrastrutture di approvvigionamento del gas da altri stati”, senza che “sia allegato al provvedimento l’elenco preciso degli impianti. La strategicità di un’opera piuttosto che di un’altra – conclude Blundo – non può essere decisa nelle segrete stanze ma deve obbligatoriamente passare dall’ascolto dei cittadini e dei loro organi rappresentativi”.