Locale chiuso a Chieti Scalo dopo una rissa: il commento di Carbone

alessandro_carboneChieti. “Apprendo da un comunicato stampa di una nuova rissa verificatasi nel mese di novembre che questa volta ha comportato la chiusura di un locale a Chieti Scalo”.

Così in una nota il capogruppo di Fli in Consiglio Comunale a Chieti, Alessandro Carbone, che aggiunge: “Ricordo che questa maggioranza ha bocciato un ordine del giorno presentato dal sottoscritto e discusso nel consiglio straordinario sulla sicurezza dimostrando una totale chiusura e miopia su questo tipo di problematiche. L’ordine del giorno portato in consiglio chiedeva esplicitamente al sindaco, alla giunta e all’amministrazione comunale nei limiti della propria competenza, di concertare con il prefetto, le forze dell’ordine, il magnifico rettore le associazioni studentesche nonché con i rappresentanti delle associazioni di categoria e di tutte le parti sociali l’emanazione di un regolamento comunale che doveva dare piena ed esaustiva disciplina alla materia della sicurezza urbana soprattutto in contesto di città profondamente cambiata. Nessuna richiesta esagerata quindi, ma soltanto una regolamentazione che avrebbe avuto come finalità quella di evitare nel futuro i numerosi episodi verificatesi e che purtroppo si continuano a verificare in determinate zone della città. A questo punto chiedo un atto di responsabilità a questa maggioranza e al sindaco di Chieti con l’emanazione di un regolamento che tuteli i gestori dei locali, i frequentatori degli stessi e i residenti. Bastava approvare una regolamentazione su tale argomento e magari considerare anche qualche controllo in più, ma invece si è continuato a far finta di non vedere. La mia solidarietà va innanzitutto ai ragazzi che hanno subito l’aggressione. L’episodio non può essere accettato sia per la violenza personale nei confronti di ragazzi, sia per il fatto che simili comportamenti sono contrari a qualsiasi forma di convivenza in un paese che fa della libertà il caposaldo della difesa di istituzioni e cittadini”.

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