“Ringrazio i ragazzi di Cambiare Verso per l’impegno – ha detto il coordinatore del Comitato Cambiare Verso, Christian Bove – stiamo vivendo un periodo storico che ci dà la possibilità di confrontarci. Si tratta di un momento di grande democrazia, è un momento di grande crisi, c’è una generazione che è pronta a farsi carico di questa situazione. C’è un Partito che vuole cambiare l’Italia. Abbiamo aderito al progetto di Matteo Renzi, vogliamo arrivare ad un Partito Democratico che sia aperto”.
“Ringrazio Marco Damilano che ha scelto questa sede per presentare il suo libro – ha aggiunto il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani – Michele Emiliano ed il segretario cittadino del Pd, Edoardo Viani, non lo ringrazio in maniera ironica, sul mio tesseramento se ne sta discutendo all’interno del Partito e stiamo vedendo di far cambiare verso. Siamo responsabili al 100% del futuro cambiamento per creare un qualcosa che funzioni. Mi fa piacere vedere una grande partecipazione a questo incontro. Ci sono due anime all’interno dello stesso Partito che devono cercare di convivere e di trovare una dialettica costruttiva. Il sindaco vuole la tessera non per fare carriera, ma mi spinge il fatto di poter pensare un Partito che possa crescere e vorrei fare in modo che quando non avrò più l’incarico di sindaco possa continuare a fare il bene del paese”.
“Sono felice di essere ospite in questa bellissima sede – ha affermato Marco Damilano – questo libro è nato in un momento non casuale. Ho iniziato a scrivere questo testo il 19 aprile di quest’anno, quando è stata affossata la candidatura di
“Noi stiamo riacquistando all’interno del Partito Democratico la capacità di premettere la politica – ha concluso il sindaco di Bari, Michele Emiliano – esistono i rapporti di fiducia tra le persone che agevolano l’azione politica. Ho passato 10 anni della mia vita a fare il sindaco, forse i migliori della mia esistenza, e sono passati in maniera velocissima. La politica è una specie di energia prorompente quando la si fa con spirito giusto. Fare politica è immaginare il futuro possibilmente in armonia. Vengo qui e scopro drammaticamente che il sindaco si vuole iscrivere nel mio Partito, che è un Partito bellissimo, e gli viene negata la possibilità di farlo. Noi del Pd abbiamo dato un campito maggiore che è quello di fare il sindaco presentato dal Partito Democratico, quindi penso che sia degno di essere un militante semplice del Pd. Noi l’8 dicembre non vogliamo costruire un Partito di conflitti. Possiamo riprendere oltre all’amore la responsabilità per salvare il futuro del nostro Paese. Noi siamo quelli che hanno lottato per la parità dei diritti civili, di genere, siamo quelli che hanno fatto la lotta alla mafia, che hanno fatto la lotta al terrorismo, che hanno la forza di raddrizzare le sorti di questo Paese, siamo l’unica alternativa. Abbiamo il compito di rompere quei timori e quelle timidezze per poter ripartire”.
Francesco Rapino