Chieti. “Le troppe e plurali esternazioni successive alla manifestazione promosso dal nostro gruppo, unitamente al partito provinciale, nell’area industriale di Gissi, lo scorso 25 Ottobre u.s., hanno prodotto solo un accavallarsi di dichiarazioni che hanno fatto passare sotto silenzio gli importanti risultati ottenuti”.
Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che aggiunge: “Giova sottolineare la moltitudine degli interventi avuti, i ricchi e qualificati contributi ricevuti e, aspetto affatto insignificante, il 29 Ottobre, giorno dedicato alla verifica presso il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) della mancata riconversione dell’ex Golden Lady, è stato il ministro Flavio Zanonato a riceverte la delegazione presente, capeggiata dal presidente della provincia Enrico Di Giuseppantonio. L’incontro, che dovrà avere presto un seguito concreto dopo le importanti premesse che ha generato, ha fatto chiarezza sull’impossibilità di percorrere la strada del riconoscimento di ‘area di crisi’ ed aperto la possibilità della redazione di un ‘accordo di programma’. Per questa ragione abbiamo nuovamente sollecitato il presidente della provincia a fare presto, non perdere ulteriore tempo e coinvolgere anche la regione Abruzzo, Confindustria oltre le organizzazioni sindacali ed una qualificata rappresentanza dei Sindaci del territorio. Spiace molto che questi risultati siano stai quasi sottaciuti a dispetto di un dibattito che ha toccato altre questioni, pur legittime, che però non erano al centro degli obiettivi fissati nell’incontro del 25 ottobre. Siamo sempre stati consapevoli che il nostro territorio debba riscrivere e ridisegnare il proprio sviluppo socio – economico, lo deve fare anche con solerzia e rapidità valorizzando le peculiarità che possiede. Da qui la necessità e l’utilità della costituzione di una ‘cabina di regia’. Spiace aver dovuto assistere per giorni ad un dibattito di altra natura che ha consentito anche uscite speculari su scelte ed obiettivi su cui non si può affatto tornare indietro ma procedere spediti per giungere ad una conclusione certa e concreta; ci riferiamo alla ventilata ipotesi di un ripensamento per la costituzione del parco nazionale della Costa Teatina. La scelta è fatta da tempo ed è definitiva per quanto ci riguarda. Altri hanno giocato ad animare tra i cittadini dubbi e perplessità concorrendo solo ad animare gli animi dei favorevoli e contrari a prescindere sfuggendo ad una sana discussione di merito. Adesso bisogna solo completare l’iter della perimetrazione, concordare una gestione più partecipata delle istituzioni locali e spendere al più presto le risorse disponibili per continuare a costruirne le strutture. Si sono sì elevate voci di chi vorrebbe non si dica più ‘no’ a tutto ed a prescindere. Non vediamo alcuno scandalo perché rispecchia la cultura plurale che abbiamo e sempre esplicitato anche con azioni e scelte amministrative. A ricordo citiamo quando, il centrosinistra con Tommaso Coletti presidente della provincia di Chieti, si fece carico di finanziare uno studio di merito al Mario Negri di Santa Maria Imbaro sul progetto del centro oli di Ortona costato 20.000 euro alla collettività. Le risultanti furono che il progetto non solo dovette essere rivisto daccapo ma incisero molto anche alle scelte politiche successive. Siamo per costruire un futuro compatibile con l’ambiente che tenga conto delle nostre peculiarità ma avendo a mente due cose: tempi, idee e risorse certe, non dire ‘no’ a tutto a prescindere”.