Alla vigilia della giornata di mobilitazione indetta per lunedì prossimo dal presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, per denunciare la mancanza di fondi da destinare alla viabilità, parla anche l’opposizione e in particolare l’ex assessore ai Lavori pubblici, Antonio Tamburrino, che attacca pesantemente la gestione Di Giuseppantonio.
“Nel 2008, quando ero ancora assessore – dice il consigliere provinciale del Partito democratico – tutte e quattro le Province abruzzesi concordarono un Piano per la viabilità che aveva una capacità di spesa di 84 milioni di euro. Alla Provincia di Chieti ne spettavano 28 milioni. Ma per accedere ai fondi occorreva consegnare alla Regione la progettazione esecutiva. Cosa che, evidentemente, la Provincia non ha fatto, visto che la maggior parte di quel Piano non è stato realizzato”.
L’ex assessore fa qualche esempio. Per quanto riguarda il Teatino c’erano 1.700.000 euro destinati alla messa in sicurezza della Chieti-Francavilla e Chieti-Val Pescara, mai utilizzati. Per quanto riguarda il lancianese, c’erano 3 milioni di euro per continuare i lavori per allargare la sede stradale di via S. Onofrio che collega Lanciano alla Val di Sangro. C’era 1 milione di euro per realizzare la rotatoria all’ingresso della zona industriale in contrada Saletti ad Atessa. C’erano 3 milioni di euro per portare a termine il quarto e ultimo lotto della Casoli-Gessopalena. Per nessuna di queste opere è stata consegnata alla Regione la progettazione definitiva.
Infine, per quanto riguarda il Vastese, l’opera più importante è il quinto lotto della Fondovalle Treste, i cui lavori sono stati appaltati solo in questi giorni.
“Parteciperemo alla giornata di mobilitazione indetta da Di Giuseppantonio per dare responsabilmente anche il nostro contributo – concludono i consiglieri del Pd Tommaso Coletti e Camillo D’Amico – certo è che non possiamo tacere il fatto che nel 2009, quando Di Giuseppantonio si è insediato, ha trovato un Piano da 28 milioni di euro, soldi che non è stato capace di spendere, per dare una boccata d’ossigeno all’economia locale e dare risposte alle legittime attese dei cittadini”.