“La nomina di un amministratore unico non basta, bisogna azzerare l’Aca in quanto Spa e trasformarla in azienda speciale, cioe’ in azienda di diritto pubblico”. Lo ha detto il consigliere regionale e comunale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Pescara. “Non basta – ha proseguito – il dimissionamento del presidente indagato Di Cristofaro avvenuto con un ritardo di tre mesi. C’e’ bisogno di una profonda opera di risanamento: per esempio non si capisce a cosa serva il procuratore Gaetano Cuzzi, vorremmo sapere a che titolo e’ stato nominato procuratore dell’Aca”.
“Non si capisce”, ha proseguito Acebro, “perchè’ non venga dimissionato anche il segretario dell’Ato Fabrizio Bernardini condannato in primo grado ad un anno. In qualsiasi paese civile sarebbe andato a casa dopo un secondo. Inoltre – ha aggiunto – ci preoccupa una lettera, di cui non si parla, del commissario unico straordinario nominato dalla Regione, Pierluigi Caputi , indirizzata ai soggetti gestori del servizio idrico integrato e ai Comuni. Tra le righe di questa lettera – ha sostenuto Acerbo – si può leggere il preludio alla privatizzazione dei servizi idrici. Caputi minaccia la revoca degli affidamenti e detta le condizioni per sindaci e soci. Vorrei capire chi ha dato il mandato a Caputi per operare in tal senso. Non vorrei che la stessa classe politica che ha gestito in maniera privatistica i servizi idrici creando il cosiddetto partito dell’acqua adesso ci prepari pure la privatizzazione”