In una nota hanno spiegato che le loro “aspettative sono state ben presto deluse, e non solo per il fallimento amministrativo, piuttosto evidente anche agli occhi della cittadinanza, ma anche per l’assoluta mancanza di spessore politico e l incapacitò di gestire anche i più semplici problemi di carattere ordinario. Con il passare del tempo il nostro ruolo – aggiungono – è diventato sempre più marginale e siamo stati estromessi dalle decisioni più importanti delle quali non siamo stati mai resi né partecipi né informati. Più volte abbiamo cercato di instaurare rapporti collaborativi con la maggioranza e con il sindaco, dimostrando il nostro dissenso sul modus operandi di questa maggioranza e abbiamo provato a dare un nostro fattivo contributo, con ogni abilità a nostra disposizione, chiedendo solo di essere ascoltati ma la risposta e’ sempre stata caratterizzata da un silenzio assordante e una reticenza disdicevole. Oggi non ci sentiamo più di essere corresponsabili di una gestione della cosa pubblica che continua a dare pessimi risultati e che non riesce ad affrontare i problemi più impellenti della città”.
I consiglieri mettono in evidenza non solo “l’assurda prolungata assenza del sindaco dalla città” ma aggiungono che Di Mattia è “assolutamente inadeguato al ruolo” e che “in questo anno e mezzo è stato realizzato poco o nulla” per cui “un ritorno alle urne è la soluzione migliore per la città e per i cittadini di Montesilvano”. Uscendo dalla maggioranza aggiungono che continueranno “a portare avanti il mandato dai banchi dell’opposizione, valutando singolarmente su ogni proposta portata in consiglio e vigilando su ogni singolo atto”.