Firenze. Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, anche in qualità di delegato Anci per il “Personale e le Relazioni Sindacali” è intervenuto nella giornata di ieri, giovedì 24 ottobre, alla XXX Assemblea Annuale Anci, in programma a Firenze (dal 23 al 25 ottobre), presso la Fortezza da Basso.
Nel corso del suo intervento sul dibattito “Autonomia e innovazione: nuovi Comuni e città metropolitane per l’efficienza del Paese”, al quale hanno preso parte: Alvaro Ancisi, consigliere comunale di Ravenna; Sara Biagiotti, assessore Sviluppo Economico, Turismo, Politiche del Lavoro e città metropolitana di Firenze; Enrico Borghi, sindaco di Vogogna e presidente Commissione Montagna Anci; Simone Guglielmo, coordinatore Anci Conferenza Consigli Comunali; Paolo Perrone, sindaco di Lecce, Antonio Satta, sindaco di Padru; Dimitri Tasso, sindaco di Montiglio Monferrato, coordinatore nazionale Anci Unione Comuni e Associazionismo, il sindaco Di Primio ha avuto modo di sottolineare come “la legge nazionale sulle città metropolitane sia monca e vaga, per cui c’è l’esigenza di una maggiore chiarezza, con l’obiettivo unico di dare più efficienza alle amministrazioni favorendo i cittadini”.
Nelle manifestazioni a latere della XXX Assemblea Annuale, intervenendo al Seminario “L’attuazione della Legge anticorruzione ed il nuovo sistema dei controlli nei Comuni. Problematiche e prospettive” a cui hanno preso parte: Simonetta Pasqua, dirigente Dipartimento della Funzione Pubblica; Antonio Meola, segretario generale Comune di Firenze; Luciano Hinna, ordinario Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Liborio Iudicello, segretario-direttore generale di Roma Capitale; Libero Ciuffreda, sindaco di Chivasso e Annalisa D’Amato, responsabile del Dipartimento Affari istituzionali, Politiche per il Personale e Relazioni Sindacali Anci, il sindaco Di Primio ha sottolineato come “la corruzione costa troppo al paese in termini economici, di mancato sviluppo, di indebolimento del sistema impresa e di qualità del servizio e per questo bisogna attivare sistemi di controllo efficaci, condivisi da tutte le amministrazioni, superando l’incertezza normativa e legalizzando i portatori di interesse per andare oltre gli interessi di alcuni”.
Nel corso della Tavola Rotonda “Il ruolo dei fondi pensione nello sviluppo locale. Fondo Perseo: la soluzione previdenziale” alla quale hanno partecipato Bruno Bugli, Presidente del Fondo Pensione Perseo; Michele Guerrieri, Advisor Finanziario del Fondo Pensione Perseo; Pierpaolo Baretta, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze; Valeria Fedeli, Vicepresidente del Senato; le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl, Uil; Alessandro Cavalieri, Regione Toscana, Direttore Generale competitività del Sistema Regionale e sviluppo delle competenze e Maurizio Sarti, Direttore Generale Fondo Pensione Perseo, il Sindaco Di Primio, Delegato Anci per il “Personale e le Relazioni Sindacali” ha dichiarato “il Fondo Perseo può essere una grande opportunità anche per la finanza locale ma soprattutto è una battaglia di carattere culturale che dobbiamo ancora affrontare e vincere perché la previdenza integrativa è un obiettivo ormai ineludibile nel percorso di riforma che c’è nel sistema previdenziale. Come amministratore dico che c’è bisogno di aiutare i lavoratori a comprendere per davvero che cosa è il fondo e a fidarsi di questo strumento affinché possano conferire i loro risparmi. Oltre a questa missione di chiarezza, però, dobbiamo affrontare il problema della contribuzione, oggi rimessa Egli Locali, che continua ad essere per noi un peso insostenibile. Quindi l’appello al Governo è di rivedere o di rimuovere comunque gli ostacoli di carattere sostanziale all’adesione che sono quelli relativi ai vincoli complessivi di spesa che gravano sul comparto e che ci impediscono di agevolare l’adesione”.