La richiesta è stata inviata ieri, al sindaco Massimo Cialente e all’assessore all’assistenza alla popolazione Fabio Pelini. “Alla luce delle dichiarazioni dell’assessore Pelini, che minaccia denunce nei confronti degli aquilani che non riconsegneranno il questionario, riteniamo quanto mai urgente aprire un confronto con l’amministrazione” dichiara Paolo Sangermano, segretario Cisl della provincia dell’Aquila “per valutare una proroga dei termini di consegna del modulo, fissati per il prossimo 4 novembre. Negli ultimi giorni i Caf e gli uffici delle Associazioni di categoria sono stati presi d’assalto dai cittadini, soprattutto anziani, bisognosi di un supporto tecnico per la corretta compilazione del modello”.
Al momento, allo sportello unificato del Sed sono stati recapitati solo 600 questionari.
“Un numero bassissimo, rispetto al totale delle famiglie coinvolte nel censimento” sottolinea Sangermano “che la dice lunga sulla necessità di prorogare i termini di consegna. Gli adempimenti burocratici già pesano sui cittadini in condizioni normali: all’Aquila c’è ancora una situazione di disagio oggettivo, di cui il Comune non può non tener conto, senza considerare le polemiche innescate dall’indicazione del reddito totale dei nuclei familiari. Sollecitiamo il sindaco Cialente a convocare subito un tavolo di discussione con i sindacati e le associazioni dei consumatori, per fare chiarezza sul metodo e la tempistica del censimento e fornire chiarimenti su alcuni elementi tecnici del modello, evitando proclami che ingenerano allarmismo tra la popolazione, già messa a dura prova dall’emergenza sisma”.