Chieti. “Al termine della Commissione Bilancio riunitasi questa mattina è emersa in tutta la sua gravità la situazione disastrosa delle casse comunali. Il tentativo di salvare il salvabile, come si evince dalla dichiarazione dell’assessore Marco D’Ingiullo, detentore della delega alle Società Partecipate (che ha annunciato l’arrivo di un prossimo finanziamento da parte della Cassa Depositi e Prestiti di circa 4 milioni di Euro per i debiti contratti dall’Amministrazione fino al 31 dicembre 2012), testimonia la palese incapacità della copertura finanziaria anche dei debiti contratti nell’esercizio in corso”.
Così in una nota il capogruppo della Federazione della Sinistra in Consiglio Comunale a Chieti, Riccardo Di Gregorio, che ha aggiunto: “Esercizio Comunale dell’anno in corso che, a tutt’oggi, deve ancora avere il suo Bilancio di Previsione. Nel frattempo la Commissione ha avviato l’esame dei documenti propedeutici al Previsionale di quest’anno, riguardanti i Bilanci delle Società Partecipate alla presenza dei Presidenti della Chieti Solidale, Giuseppe Melchiorre, e della Teateservizi, Valerio Visini, ed in questa circostanza si è consumata l’ennesima figuraccia dell’amministrazione ed a farne le spese è stato lo stesso assessore D’Ingiullo. I debiti pregressi che il Comune ha nei confronti delle due Aziende pubbliche ammonterebbe ad oltre 3 milioni di euro. Certamente le posizioni assunte dai Presidenti dei rispettivi CdA di Chieti Solidale e Teateservizi non sono quelle ‘che le mandano a dire’. Infatti, il presidente di Chieti Solidale Melchiorre, ha ribadito per l’ennesima volta di aver seguito tutte le indicazioni del Comune in merito alle necessità di fatturazione mensile dell’Azienda non ricevendo, però, la contropartita dell’estinzione progressiva del debito contratto. Peggiore ancora è la posizione espressa dal presidente di Teateservizi Visini, che nel ricordare che il Piano Industriale dovrà essere approvato entro il 31 dicembre 2013 (quello che farà riferimento al prossimo anno 2014), ha dichiarato che la Teateservizi non sarà in grado di restare operativa dopo il 31 ottobre 2013 a causa della crisi di liquidità. Infatti, ha continuato il presidente Visini, i mesi di novembre e dicembre determineranno un vuoto che il Comune dovrà riempire come meglio crederà. In seguito, il presidente Visini ha ricordato, nello stupore generale sia dell’Opposizone ma soprattutto della Maggioranza, che l’amministrazione ha spesso convocato i vertici della Società per tenere riunioni con dirigenti ed amministratori ma, alla fine, lo stesso Visini, nominato proprio da questa Amministrazione, ha dichiarato a tutta la Commissione che è arrivato alla conclusione che non bisogna fidarsi di nessuno. Parole inequivoche che mettono una pietra tombale sulla gestione finanziaria del Comune ormai collassata tanto che persino importanti esponenti del centrodestra, come appunto il presidente Visini, l’hanno condannata senza appello. Visini ha ricordato, infine, che la Teateservizi è in attesa di una liquidazione da parte del Comune di una fattura del gennaio di quest’anno e che ha richiesto ai dirigenti compententi di ricevere entro il 24 ottobre per assolvere ad un impegno assunto con la società di somministrazione di lavoro interinale per un importo di 74.000 euro che riguarda il lavoro che la Società ha svolto per il recupero delle Aree Peep. Il presidente della Teateservizi, anche in questo caso, dinanzi all’intera Commissione Bilancio, ha espresso pesanti accuse nei confronti dell’attività del dirigente degli Affari Finanziari del Comune definita penosa. Credo che non ci sia bisogno di alcun commento dinanzi a quanto emerso oggi in Commissione questa mattina che fa il paio con la forte conflittualità in seno alla Maggioranza che non riesce a riconnettersi dopo il caso D’Agostino tant’è che non è stato ancora nominato un nuovo assessore”.
Questa è la precisazione dell’assessore alle Società Partecipate, Marco D’Ingiullo, a seguito della riunione della Commissione Bilancio di questa mattina: “In riferimento ai lavori della Commissione tenutasi questa mattina dove si è discusso del Bilancio Previsionale della Chieti Solidale e dell’andamento gestionale della Teateservizi, volevo puntualizzare quanto segue. Anzitutto mi corre l’obbligo di rassicurare il presidente della Teateservizi Valerio Visini, che oggi ha criticato l’andamento gestionale del Comune nei confronti della società da lui amministrata, lamentando ritardi nei pagamenti e minacciando, addirittura, la chiusura della stessa società dopo il 31 ottobre prossimo, che quanto da lui paventato non avverrà poiché non è questa l’intenzione dell’amministrazione comunale. Reputo, ad ogni buon conto, difficilmente interpretabile il comportamento odierno del Presidente Visini considerato che solo una settimana fa, il sottoscritto, il direttore della Teateservizi, Luciano Iezzi e lo stesso Visini, di comune accordo, siamo stati in riunione con il sindaco Di Primio per illustrare ed esaminare la bozza del Piano Industriale che a breve dovrebbe approdare in Consiglio Comunale. E’ noto a tutti che le difficoltà economiche ci sono considerando la congiuntura negativa che stiamo attraversando, ed è proprio per questo che un Presidente accorto e determinato anziché arrendersi dovrebbe quanto meno collaborare ancor di più con l’amministrazione per trovare idonee soluzioni. Le difficoltà economiche ci sono sempre state, ci sono ora e ce ne erano ancor di più con la precedente amministrazione quando la Teateservizi era a carico del comune per il doppio del budget attuale. Ma questo non significa che la Società chiuderà. Alcune circostanze negative, non imputabili a questa amministrazione, come ad esempio il differimento dell’approvazione del Bilancio di Previsione, causato prioritariamente dai continui cambi delle normative, ha, specie in questo ultimo mese, rallentato il flusso finanziario nei confronti della Società Partecipata. Tuttavia, sarà mia premura già dai prossimi giorni sbloccare e risolvere questa situazione di stallo attivandomi nei confronti dei dirigenti responsabili della liquidazione delle fatture”.