Legge di stabilità, più soldi per la linea Adriatica che per la ricostruzione de L’Aquila: ‘Non ci siamo’

terremoto_crolloTrecento milioni di euro per la ricostruzione de L’Aquila e dei comuni del cratere e quattrocento milioni di euro per avviare una prima fase del programma di velocizzazione delle Ferrovie sulla dorsale Adriatica.

C’è qualcosa che non va nel ‘sistema Italia’, se vengono destinati più soldi per “avvicinare” Bologna e Lecce piuttosto che per la ricostruzione di una città, un capoluogo di regione, completamente distrutta da un terremoto. Un sisma, che forse vale la pena ricordarlo, ha causato la morte di oltre 300 persone e che oggi, a distanza di 4 anni e mezzo, mostra ancora i segni di una città ferita nel cuore, oltre che nei suoi luoghi simbolo.

Già, quei trecento milioni di euro sono tanti, ma alla fine sono una miseria. Un “contentino”, come ha detto il presidente di Confartigianato Abruzzo, Angelo Taffo, “un deludente contentino che gli aquilani non meritano”.

Sulla stessa linea, o quasi, la senatrice Pd Stefania Pezzopane. “Servono soldi nuovi, soldi freschi. Lo sforzo fatto ci aiuta solo nell’immediato, perchè con la soluzione adottata la ricostruzione non si ferma, ma si tratta di un’anticipazione di cassa sulle risorse del decreto emergenza, quel miliardo e 200 ottenuti grazie alla battaglia parlamentare e all’approvazione del mio emendamento. In sostanza, quelle risorse diventano soltanto disponibili subito invece che spalmate in 6 anni, sono risorse anticipate. Ma rimangono invariate, senza ulteriori finanziamenti. Quanto inserito nella legge di stabilità è assolutamente insufficiente. Ho già concordato con il sindaco Massimo Cialente di incontrarci venerdì anche con i sindaci degli altri comuni, i sindacati e le categorie produttive. E’ necessario organizzare le iniziative da intraprendere e la mobilitazione necessaria. Anticipando il miliardo e 200 milioni partono altri progetti, ma in pochi mesi si consumeranno queste risorse e rimarremo a secco. Va riaperta la questione in Europa sulla Cassa depositi e prestiti e bisogna prendere fondi nuovi dalle risorse della coesione territoriale. Il ministro Trigilia batta un colpo”.

Tornando poi ai famosi 400 milioni di euro per la velocizzazione delle Ferrovie sulla dorsale Adriatica, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini spiega che “si tratta di interventi a prevalente contenuto tecnologico finalizzati a conseguire una netta riduzione dei tempi di percorrenza nei diversi tratti compresi sulla linea tra Bologna e Lecce. È un risultato molto importante per l’Abruzzo e per le regioni adriatiche” ha aggiunto “che invochiamo da tempo e che finalmente vediamo concretizzarsi. Adesso bisogna progettare rapidamente gli interventi e realizzarli per abbattere i tempi di percorrenza. E un primo grande passo che contribuisce a farci uscire dal rischio di isolamento dal trasporto ferroviario veloce”.

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