“Sinceramente – ha detto Angelo Bonelli – dopo un primo momento di stupore e incredulità, questo perché Sergio si è dimesso con una decisione unilaterale, per non incidere sulle nostre valutazioni ed eventuali scelte successive, all’interno del gruppo e del movimento Casale Futuro si è attivata una riflessione sul percorso politico e sugli eventi che ci hanno visto protagonisti negli ultimi 4 anni della vita politica di Casalincontrada e non solo. Alla fine di questa riflessione, tutti, e rimarco tutti, coloro che sono stati presenti nella lista alle elezioni comunali del 2009, abbiamo convenuto che in effetti, visto il perdurare modo di operare e agire della maggioranza, alla luce della disarmante situazione politica complessiva a Casalincontrada, di dare anche noi tutti le dimissioni proprio per ancor meglio stigmatizzare questo modo così deleterio di fare politica sul territorio. Alla luce del tanto lavoro svolto per sottolineare e denunciare pubblicamente le vicende legate all’amministrazione della nostra comunità, abbiamo deciso di far provare alla maggioranza come ci si trova in Consiglio senza una minoranza che è sempre stata propositiva e portatrice di idee mai ascoltate, dapprima bocciate e poi riprese, come ad esempio nel caso delle casette dell’acqua e del Wi-Fi gratuito. Per non mancare di rispetto all’Istituzione, perché noi ci crediamo, abbiamo deciso che in Consiglio, sino alla fine del mandato, siederà un nostro rappresentante, il consigliere Di Pasquale, eletto già nel 2009. Il nostro impegno non diminuirà, non cambierà modalità di attuazione e visto che la maggioranza in effetti ha reso pressocchè inutile ogni attività di Consiglio, proseguiremo la nostra opera standone fuori. Già da domani presenteremo le nostre dimissioni e il Consigliere Francano, come poi faranno anche gli altri che subentreranno, rinuncerà, come già da tempo fatto da tutti noi, al gettone di presenza, anche se per una sola seduta consiliare. Ci auguriamo che questo gesto forte, ma a questo punto necessario, scuota i casalesi e li renda più attenti e partecipi alla vera vita amministrativa della nostra comunità, specialmente dopo oltre 20 anni di acqua immobile e stagnante. A noi non piace dare questa immagine di Casalincontrada, ma questa è, purtroppo, una realtà consolidata che è arrivato il momento di decidere se continuare a sostenere o meno. Specialmente per quanto accaduto negli ultimi 4 anni in cui siamo stati protagonisti diretti”.