Così il sindaco di Tollo, Angelo Radica, commenta la lettera ricevuta dal dirigente regionale del settore Ambiente, con la quale la Regione Abruzzo comunica di non possedere le risorse necessarie alla bonifica della discarica in contrada Venna, nell’area occupata dalla società Sogeri.
“Parliamo di una zona – spiega meglio il primo cittadino – che desta molta preoccupazione e per la quale è realmente necessario un intervento di bonifica, dopo quelli già effettuati di messa in sicurezza. Rimaniamo pertanto sconcertati di fronte a quanto accaduto”.
L’appello del sindaco di Tollo è infatti supportato dagli eventi del marzo 2012, quando, a due mesi dalle elezioni comunali, l’assessore all’Ambiente Mauro Di Dalmazio scrisse al predecessore di Radica per assicurare un finanziamento di 200mila euro.
“Appena insediato – racconta il sindaco – abbiamo pertanto provveduto a redigere un progetto in cui prevedevamo il trasporto e lo smaltimento di 300 sacconi, i cosiddetti “big bags”, contenenti rifiuti pericolosi e la sistemazione dell’area circostante”.
Non solo. Nel progetto il Comune ha specificato anche l’intenzione di Palazzo di Città di cofinanziare l’intervento. “Non possiamo oggettivamente accollarci una spesa di ben 500mila euro – precisa in merito Radica – perché non possiamo accendere mutui né chiudere le scuole, licenziare i dipendenti e non procedere più con la raccolta differenziata pur di reperire la cifra in questione. Ma, ad ogni modo, vista anche l’estrema necessità di intervenire, ci siamo posti in maniera costruttiva e abbiamo sottolineato la volontà di fare il nostro dovere, cofinanziando la messa in sicurezza dell’area”.
Non a caso il Comune di Tollo ha istituito un tavolo permanente, che paga 13mila euro l’anno e proceduto con una serie di analisi periodiche e di sopralluoghi, oltre a sollecitare nel corso dei mesi la Regione Abruzzo, che però, dal marzo 2012, non ha più dato sue notizie.
“Ci lascia pertanto sconcertati – tuona Radica – il fatto che, dopo mesi di silenzio, l’ente ci dica ora di non avere più risorse, richiamandoci anche al dovere. Quanto accaduto mi lascia pensare che, allora, questi soldi prima non c’erano o, se c’erano, che sono stati tolti. Non è giusto lasciare solo sulle spalle di un Comune un intervento di questa portata, che comunque desta forte preoccupazione tra la popolazione, interessando non solo Tollo ma anche l’area circostante. Ci appelliamo pertanto all’assessore Di Dalmazio affinchè tenga fede a quanto promesso nel 2012. Noi siamo disposti a fare la nostra parte, ma non possiamo essere lasciati soli”.