Così in una nota il presidente dell’associazione ‘Zapping’, Giampiero Riccardo, in riferimento ad una determinazione (http://www.gazzettaamministrativa.it/docviewer/view/index.php?resId=6962d90d-14a2-11e3-b9d2-5b005dcc639c#/0).
“Il che – prosegue Riccardo – induce a due semplici calcoli: 6600 euro divisi per 33 istituti fanno 200 euro a scuola che a loro volta, divisi per i nove mesi della programmazione didattica, equivalgono a un budget di 22 euro mensili. L’equivalente del costo di 10 confezioni di carta igienica. Con questi soldi, i Presidi dovrebbero provvedere a riparare le serrande avvolgibili, i pavimenti e i rivestimenti, le serrature e le maniglie, i tendaggi e i vetri rotti, i servizi igienici, gli impianti elettrici e di climatizzazione nonchè, dulcis in fundo, a ritinteggiare le pareti scrostate.
Per andare a scuola in queste condizioni, prima dei libri e dei quaderni, la mattina nello zaino bisogna metterci il coraggio ed un elmetto. Se questa è la considerazione che la politica ha dei nostri giovani e della scuola, la luce in fondo al tunnel diventa impossibile da vedere. Non solo perchè non ci sono i soldi per comprare le lampadine, ma soprattutto perché si continua a non guidare i ragazzi nel nostro presente e ancor di più nel loro futuro. Conoscenza e sapere del domani dipendono molto dalla qualità delle azioni e delle misure messe in campo oggi. Per questo, prima che gli studenti , sospirando, si arrendano, in un ‘io speriamo che me la cavo’, auspico un immediato e concreto incremento delle risorse per la manutenzione ordinaria scolastica”.