L’intesa, siglata in Comune, è stata sottoscritta dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, dall’assessore comunale alla Ricostruzione e alla Pianificazione e Ripianificazione urbanistica Pietro Di Stefano, dal presidente della Provincia Antonio Del Corvo e dall’assessore provinciale all’Urbanistica Roberto Tinari. Sulla base del documento, che dovrà essere sottoposto al Consiglio comunale per la definitiva adozione, la determinazione della destinazione e degli indici di edificabilità delle aree a vincolo decaduto, le cosiddette aree bianche, sarà affidata ad una specifica norma, che andrà ad integrare le Norme tecniche di attuazione del vigente piano regolatore. Alla Provincia spetta invece l’emissione del certificato di “non contrasto” al Piano Provinciale, da rendersi alla fine del procedimento amministrativo di adozione.
“Si tratta di un traguardo importante – ha sottolineato l’assessore Di Stefano – ai fini della normazione di aree che, da oltre trent’anni, aspettavano di essere ridefinite da un punto di vista urbanistico. L’adozione della variante di salvaguardia comporta la fine dei commissariamenti disposti del Tar che, oltre a costituire una spesa per l’ente comunale, andavano a fissare disparati indici edificatori, rischiando di invalidare e compromettere ogni futura pianificazione urbanistica da parte del Comune, che è competente per legge. L’intesa con la Provincia – ha proseguito l’assessore – è il frutto di un percorso che abbiamo scelto di intraprendere, sostenuti dalla normativa vigente, allo scopo di accelerare la conclusione del processo che porterà a normare, finalmente, le aree bianche. Questo perché sono state riscontrate tutte le situazioni di potenziale contrasto con le disposizioni vigenti in materia. Ricordo che gli uffici, comunali e provinciali, hanno lavorato per mesi per giungere a questo risultato. Un impegno per il quale ringrazio tutti. Ora il documento dovrà essere sottoposto, per l’adozione, all’attenzione del Consiglio comunale e pertanto mi auguro che questa seconda fase del percorso possa andare avanti senza ostacoli e in tempi rapidi. Si tratta infatti di un passo importante – ha concluso Di Stefano – ai fini della predisposizione del nuovo Piano regolatore generale al quale, una volta definita la questione delle cosiddette aree bianche, si procederà senz’altro con determinazione”.