Così in una nota il capogruppo dei Democratici per Francavilla, Stefano Di Renzo, che aggiunge: “Insieme al consigliere La Barba, nel 2012, fui cacciato dalla maggioranza e dal Pd proprio perché avevo osato segnalare le evidenti problematiche legate alla delibera sull’edificazione di quel l’area, tra cui la seria possibilità che il sito fosse inquinato. Basti leggere la nota agli atti del Comune del 28 marzo 2012 con la quale chiedemmo spiegazioni al dirigente Olivieri sullo stato di inquinamento dell’area e sulle eventuali procedure preliminari da attuare e che, ancora oggi, è rimasta senza risposta. Riteniamo ancora oggi che non siano state applicate le procedure previste dalla L.R. n. 45/2007 art. 55 comma 13) che per tutelare al massimo livello la salute pubblica impone ai Comuni, prima di rilasciare l’autorizzazione a costruire, approfondite indagini sulla qualità ambientale dei siti utilizzati da attività industriali. Ed invece, il Consiglio Comunale, disattendendo platealmente la norma, ha approvato, senza fare cenno ad operazioni di controllo ambientale, il progetto di riqualificazione dell’ex Mencarelli e il dirigente, a distanza di qualche mese, ha rilasciato il permesso a costruire n. 88/2012 . Dopo circa un anno, sono i fatti che ci danno nuovamente ragione. Il sottoscritto e La Barba siamo stati relegati all’opposizione per aver operato da amministratori seri e coscienziosi, che hanno a cuore la salute e il benessere dei propri concittadini. Questa stessa premura é ben lontana dal sindaco Luciani che continua ad ignorare beatamente i veri problemi di questa città, concentrato com’é ad organizzare festicciole e concerti. Verrebbe da chiedersi se il sindaco e la sua giunta si siano posti l’elementare domanda se quel sito sia compatibile con la destinazione residenziale a cui il consiglio comunale l’ha destinata. Non sarebbe stato meglio azionare una procedura in variante urbanistica che avrebbe attivato i controlli prima del l’approvazione del progetto e non dopo? E se l’area non risulterà edificabile, chi pagherà i danni al costruttore per questo superficiale modo di amministrare? Crediamo che grazie alla vicenda ex Mencarelli i cittadini possano capire, finalmente, come stanno le cose”.