Erano presenti i rappresentanti dei gruppi Consiliari ed il funzionario del settore delle politiche della casa Luciana Rapattoni.
“L’attenzione dei partecipanti – ha detto il consigliere di Scelta Civica, Alessandro Giardinelli – si è concentrata sulle assegnazioni delle case fatte in modo discrezionale dal Comune, che venivano decise dal funzionario e dal dirigente dell’Ufficio con l’avallo dell’assessore, che in questo modo era comunquepartecipe alle assegnazioni; tali assegnazioni venivano poi approvate dalla giunta comunale del sindaco Umberto Di Primio. Dal confronto chiarificatore in Commissione è risultata evidente l’impronta politica nell’assegnazione delle case sia nelle scelte fatte all’interno degli uffici, sia nelle successive approvazioni da parte della giunta municipale. Questo grazie anche all’assenza di un regolamento per normare la discrezionalità del Comune sull’assegnazione delle case, regolamento di cui nessuno della amministrazione Di Primio, dal sindaco agli assessori, ha sentito la necessità di proporre; tale carenza normativa ha certamnete permesso di mantenere una grande libertà di azione per coloro che sceglievano a chi dare o non dare la casa. Questo spiega quale sia la grave responsabilità politica/amministrativa della giunta del sindaco Di Primio. Sono stati consegnati ai componenti della Commissione l’elenco dei provvedimenti di assegnazione degli alloggi dal 2005 a quest’anno; i lavori della Commissione proseguiranno per accertare eventuali anomalie e malfunzionamenti dei settori adibiti alle politiche della casa. Si comincia a fare un po’ di chiarezza a tutela dei cittadini di Chieti”.