Così in una nota i consiglieri comunali di Chieti, Emiliano Vitale e Marco Di Paolo, che aggiungono: “I consiglieri Enzo Del Vecchio e Moreno Di Pietrantonio, infatti, con le loro dichiarazioni non contribuiscono certo a rasserenare gli animi quando affermano che ‘il presidente della Regione, Chiodi, firmando il decreto che autorizza l’ingresso nell’aeroporto anche a tassisti provenienti da fuori Pescara, ha solo teso la mano alle rimostranze di Chieti ma, di fatto, ha decretato un aumento della confusione nella gestione del servizio presso l’Aeroporto d’Abruzzo con gravi ripercussioni, anche di ordine pubblico, tra gli stessi operatori dei Taxi’. Ad ogni buon conto, la firma apposta dal presidente della Regione sul decreto ha riaffermato quanto contenuto nella Legge 422 del 1997 e successiva ordinanza dell’Enac cui tutti i Comuni devono fare riferimento. Desideriamo ringraziare il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, per essersi fatto portavoce delle giuste istanze dei tassisti di Chieti e, sopratutto il Presidente Chiodi, che insieme all’Assessore regionale Mauro Febbo, incontrando una rappresentanza dei tassisti teatini, aveva loro garantito che la Regione avrebbe agito nel pieno rispetto di quanto previsto dalle norme. Non vi è stata, pertanto, nessuna “giacchetta tirata”, come invece afferma il vicesindaco di Pescara, Fiorilli, e nessuna subdola guerra, ma l’affermazione di un diritto sancito dalla legge che, come tale, va rispettato e che garantisce non solo Chieti, ma anche le esigenze di L’Aquila, Teramo e San Giovanni Teatino. Come già fatto nell’ultima, pacifica manifestazione dei tassisti, non faremo mancare la nostra presenza per augurare a tutti loro un buon lavoro nel loro primo giorno di servizio presso l’aeroporto d’Abruzzo”.