Chieti. “Con sincero stupore e meraviglia risultano primi in graduatoria amministrazioni comunali amiche ed associazioni molto vicine all’assessore alle Attività Produttive della Provincia Daniele D’Amario”.
Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, sulla pubblicazione degli esiti finali dei Tirocini Formativi e di Orientamento.
“Allo stupore s’unisce la tristezza – aggiunge D’Amico – parliamo di opportunità di lavoro che s’offrono alla vastissima platea dei disoccupati aspiranti in grandissima parte giovani alla ricerca di una prima esperienza. Probabilmente tanti di loro resteranno fortemente delusi ed amareggiati da un aspettativa che avrebbe potuto dare 6 mesi d’impegno con retribuzione modesta, 600 euro mensili, ma comunque utili ad arricchire i propri curriculum vitae. Per chiarezza, nella graduatoria relativa all’intervento 3.2, nei primissimi posti si legge: i comuni di Civitella Messer Raimondo, Monteferrante e Fara San Martino, dove il ‘deus ex machina’ è il vice presidente della provincia Antonio Tavani, tutti, rigorosamente, di Centro Destra.
Il primo dei privati, udite udite, è l’hotel “del ‘Camerlengo’ di cui è proprietario sempre il vicepresidente Tavani. Poi seguono il Comune di Rocca San Giovanni a guida Udc che è anche il partito del presidente Di Giuseppantonio ed il sindaco, Giovanni Di Rito, è capogruppo in consiglio provinciale. Ma la sorpresa più eclatante è che, sempre tra i primi posti, risulta esserci l’associazione olivicola ‘Lapoam soc. coop’ di cui è presidente l’assessore provinciale alle Attività Produttive Daniele D’Amario che è anche autorevole dirigente provinciale delle Acli che segue a ruota in graduatoria. Stessa situazione nella graduatoria relativa all’intervento 3.2 dove l’hotel “del Camerlengo” è primo ed anticipa “Lapoam soc. coop.” e le Acli. Una prima stranezza già s’era verificata nel momento della pubblicazione del bando sul sito della provincia nel medesimo giorno in cui si potevano iniziare ad inviare le domande nel mentre, in precedenza, si era soliti metterlo diversi giorni prima in modo da fornire più tempo agli aspiranti (datori di lavoro e tirocinanti) di poter predisporre le istanze, corredate della documentazione richiesta, con maggiore tempo e minore pericolo di errori formali e materiali. Il compianto Giulio Andreotti usava dire che ‘…a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca’; ebbene il sospetto che abbiano combinato qualche pasticcio ad uso e consumo di qualcuno appare più che legittimo. Per questa ragione presenterò un urgente interrogazione consiliare di merito allo scopo di conoscere le modalità seguite per avere una graduatoria così fortemente sospetta e carica di dubbi e perplessità. In un momento di forte crisi economica e sociale come quella che stiamo vivendo la chiarezza nello gestire le opportunità di lavoro è un elemento di rispetto sia per i datori di lavoro ma soprattutto per quanti aspirano ad averne uno foss’anche precario ed a termine come questi dei tirocini formativi”.