D’Amico su ex Golden Lady e mancato riconoscimento area di crisi zona industriale: ‘E’ ora di fare chiarezza’

camillo_damicoChieti. “Lo sciopero ad oltranza dichiarato dai dipendenti della New Trade (una delle due aziende che rilevarono lo stabilimento dell’ex Golden Lady di Gissi dedita alla lavorazione degli indumenti usati) è l’ennesima tegola che cade sulla parziale riconversione sottoscritto a Roma il 29 maggio 2012 presso il Ministero dello Sviluppo Economico  (Mise)”.

Così in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che aggiunge: “Siamo totalmente vicini ai lavoratori non certo agli interessi dell’azienda la quale, quando fummo investiti ed interessati dalla stessa rispetto alle necessità contingenti, abbiamo assecondato in maniera positiva confidando sulla buona fede poi non rivelatasi tale. Dalle notizie che i lavoratori ci hanno riferito, oltre i pagamenti a singhiozzo degli stipendi, esistono problemi concreti basati su ricatti continui, mancanza di sicurezza e salubrità nel luogo di lavoro, totale incertezza sul futuro. Condividiamo la richiesta di una pronta chiarezza su tutto rispetto a quanto da loro denunciato,  chiediamo alle autorità competenti i dovuti controlli ed accertamenti, alla provincia di Chieti ed alla regione Abruzzo una decisa verifica di merito dell’accordo sottoscritto presso il MISE allo scopo di accertare lo stato dell’arte e di una possibile rettifica allargando la partecipazione a nuovi soggetti Imprenditoriali interessati al subentro. Chiaramente andrebbe poi verificata l’affidabilità degli eventuali nuovi soggetti subentranti. Inoltre non più è rinviabile dire una parola chiara sulla tanto decantata richiesta dell’area di crisi della Valsinello tante volte annunciata ma ancora non decretata. A corredo della richiesta insiste un voluminoso ed ambizioso documento ricco di premesse e promesse; di queste tante riguardano le infrastrutture nessuna delle quali avviata. Passi per l’abbandono prodotto dalla regione Abruzzo per l’intero vastese la provincia di Chieti, oltre 500.000 euro destinati al collegamento tra l’area industriale ed il casello autostradale riferiti ancora alla vecchia pianificazione redatto dal centro – sinistra riservati alla s.p. Valsinello, cosa ha fatto ulteriormente? Per  sola cronaca si ricorda che presso l’ente albergano ancora risorse finanziarie derivanti dalle roayalties della turbogas di Gissi che, sommate a quelle destinate alla regione Abruzzo, sarebbero potute essere spese per sistemare la viabilità di collegamento all’area industriale. Nel frattempo le buche però aumentano e, per avere chiarezza e contezza, presenterò un apposita interrogazione consiliare urgente al presidente Enrico Di Giuseppantonio”.

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