“Quello che è successo ieri è paradossale – ha commentato il capogruppo del Pd, Alessio Di Iorio – la maggioranza che lascia l’aula facendo cadere il numero legale, penso che sia la prima volta che accade in Italia. Chieti non ha più idee, non ha più la forza per nulla. Noi abbiamo prodotto, poi magari abbiamo sbagliato, ma abbiamo fatto”.
“Dopo tre anni di non governo della città – ha detto il capogruppo di Chieti per Chieti, Luigi Febo – si è arrivati a parlare di non governo del Consiglio Comunale. Il Pdl ha abbandonato l’aula per far cadere il Consiglio quando qualche minuto prima il sindaco aveva chiesto all’opposizione di non farlo cadere. Contrariamente a quanto è stato detto, in Consiglio Comunale non si perde tempo ma si cerca di fare sempre qualcosa per la città. Prima dei consiglieri stessi è la città che non vuole più il sindaco”.
“La grave crisi che viviamo nella nostra città – ha rimarcato Enrico Iacobitti, segretario cittadino del Pd – non legittima la mancanza di impegno ma ne richiede di più a livello sociale. Non si grida allarme sul passato e non si cerca il parafulmine quando si è la causa di questi problemi. La lettera ai consiglieri ed i comunicati non possono sostituire la carenza politica. Oggi Di Primio può fare pianificazione politica, progettazione sociale, politiche per la sanità, perché non lo fa? Se ha dei problemi perché non fa delle scelte? Bisogna rastrellare le risorse dove ci sono. Chiediamo che i soldi che sono in sospeso vengano utilizzati per il sociale. L’Italia dei Valori ha deciso di appoggiare Di Primio, si rifugiano sul merito delle decisioni, questo è tatticismo politico, non fanno parte più dell’opposizione. Dovrebbero chiarire definitivamente la loro posizione. Sul recepimento della legge regionale sul Piano Casa per noi occorre una pianificazione strategica, altrimenti ci sarebbe uno sviluppo disordinato della città. S agisce come se si facesse uno spot e non in modo lungimirante. Il problema di Chieti è la scucitura del territorio”.
Questo è il commento del sindaco Umberto Di Primio: “Ieri, dopo ore di insopportabile ed inutile ostruzionismo in Consiglio Comunale, ho chiesto agli esponenti del Pdl di uscire dall’aula e quindi di far venir meno il numero legale perché veramente non più tollerabile l’atteggiamento tenuto da qualcuno, soprattutto della maggioranza, di inscenare pantomime nel corso dell’Assise Civica. I Consiglieri comunali, la città, non possono essere prigionieri del protagonismo di qualcuno che decide di ‘esibirsi’ in pièce teatrali nel corso del Consiglio. La sinistra faccia una corretta opposizione, la maggioranza, composta sopratutto da consiglieri seri, che svolgono il proprio ruolo con interventi pertinenti, non può tollerare più il ridicolo in aula costruito ad arte da certi esponenti. Sulla delibera di recepimento della Legge Urbanistica Regionale n° 49 del 15.10.2012, c’era stata condivisione nell’ambito delle riunioni della Commissione Urbanistica, tant’è che gli emendamenti presentati dal presidente di Commissione Raffaele Di Felice erano la sintesi delle osservazioni e dei ‘desiderata’ sia dei consiglieri di opposizione che di maggioranza. Per tale motivo ho ritenuto insopportabile ed offensivo per la città ed i tanti consiglieri comunali seri e responsabili che siedono in Consiglio, assistere alle scenette messe su da certi consiglieri comunali. Avremmo potuto adottare questi provvedimenti subito, perché concordati insieme, invece nella giornata di ieri abbiamo dovuto assistere allo sfinimento della seduta consiliare, allo spettacolo di un consiglio diventato palcoscenico per qualcuno: davvero vergognoso. Faccio appello ai partiti della maggioranza, al Pdl, a me stesso, perché i suoi esponenti siano più presenti, faccio appello all’Udc, rappresentato in giunta da tre assessori e che può fregiarsi di due presidenti di commissione, perché sia rispettoso del ruolo di governo che ha in questa maggioranza, faccio appello a tutti, indistintamente, perché ci sia un atteggiamento che vada verso la soluzione dei problemi della gente, perché ci sia più responsabilità, meno pretese e meno personalismi. Ringrazio quelli che sono sempre presenti, i rappresentati dei raggruppamenti civici (Liberato Aceto, Gianni Di Labio, Marco Di Paolo, Palmerino Di Renzo, Graziano Marino), gli stessi consiglieri dell’Udc salvo le sceneggiate di alcuni suoi componenti, i consiglieri di Giustizia Sociale, i consiglieri del Pdl che assicurano la propria presenza, a differenza di altri di cui stigmatizzo la condotta perché continuano a dare uno scarso contributo ai lavori del Consiglio. Lunedì torniamo in aula e con senso di responsabilità e rispetto per i cittadini che ci hanno votato, ci sia stato assegnato il ruolo di governo o di opposizione, approviamo senza indugio il recepimento della Legge Urbanistica 49/2012 che, grazie anche ai provvedimenti da ultimo adottati dal Consiglio dei Ministri in materia di incentivi, può rappresentare un elemento di rilancio dell’economia cittadina e un sicuro miglioramento qualitativo del patrimonio immobiliare sia pubblico che privato, con immediati risvolti positivi anche per l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini”.
Francesco Rapino