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Elezioni Sulmona, é polemica sul ballottaggio ‘falsato’

SULMONA .É un dato che sta creando non poche polemiche quello relativo al voto di Sulmona, che ieri ha ‘mandato’ al ballottaggio del 9 e 10 giugno Giuseppe Ranalli (area centro sinistra) eLuigi La Civita (centro destra), rispettivamente con il 32,77% ed il 13,45%. E che fine fa quel 21,81% dei cittadini che ha scelto di votare un terzo candidato sindaco?

Già, perché ad accedere al ballottaggio é stato Fulvio Di Benedetto, purtroppo deceduto recentemente durante un confronto elettorale. Una circostanza che aveva portato a chiedere il rinvio delle elezioni, con l’onorevole di Scelta Civica Giulio Sottanelli che si era sentito rispondere “no” dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Adesso” commenta Sottanelli “il vuoto normativo, oltre al paradosso, è sotto gli occhi di tutti. Il risultato elettorale è del tutto falsato e non rispetta la volontà popolare di quella percentuale di cittadini che ha indicato la coalizione Sulmona Unita sulla propria scheda. Occorre estendere anche per i Comuni sopra i 15mila abitanti la norma che prevede la possibilità di rinviare le elezioni a seguito del decesso di uno dei candidati, possibilità finora prevista solo per i Comuni sotto quella la soglia. Mi auguro che almeno ora, di fronte all’evidenza e al dato numerico oggettivo del risultato elettorale, il ministro Alfano batta finalmente un colpo”. Un “cntrosenso”, invece, lo definisce Giampaolo Arduini, Coordinatore regionale dei Cattolici Democratici. “Non c’è spiegazione logica. Si sarebbe dovuto rinviare la votazione, offrendo la possibilità a Sulmona unita di scegliere un nuovo candidato. Sarebbe stata una scelta legittima oltre che logica. Tutto ciò porterà le aule di un tribunale ancora una volta a stabilire se c’è equanime considerazione, in particolare dopo le affermazioni del Ministro Alfano che ha garantito di modificare la norma. Dopo. Già dopo, quando il candidato portato dal voto popolare al ballottaggio non potrà più essere scelto dai suoi concittadini. Insomma è grave e lesivo che una coalizione di liste venga esclusa perché una norma modificabile con decreto nessuno ha creduto opportuno riformare. Tutto ciò è davvero triste e merita attenzione, più di quanta sino ad ora non ne abbia avuto”.