“Non passa giorno – scrive D’Amico nella lettera – che i media non riportino notizie di delocalizzazioni produttive, richieste di cassa integrazione, avvii di processi di mobilità; tutto questo in un crescendo di allarme di sindacati e lavoratori ed un preoccupante silenzio delle istituzioni. L’ultima azienda ad aver chiuso i battenti è stata la ‘Valsinello’ che ha licenziato 75 unità lavorative. Il rischio di una desertificazione produttiva è altissimo. Tutto questo avviene nel mentre si attendono ancora gli esiti dell’avviata richiesta di riconoscimento di ‘area di crisi’ e l’incompleta riconversione produttiva dell’ex Golden Lady su cui, più parti politiche ed istituzionali di governo, avevano gridato allo giubilo per la positività (?) dell’operazione; a riguardo, amaramente, giova ricordare che un parallelo processo di riconversione a Basciano (Te) è completamente andato a buon fine a cura della Silda Invest di Porto Sant’Elpidio che a Gissi, invece, stenta a decollare. Quando poi, certa politica, vuole che le cose vadano nel senso giusto e desiderato! L’incontro che Le chiedo dovrebbe vedere presenti tutti gli attori che hanno sottoscritto l’accordo di riconversione dell’ex Golden Lady presso il Ministero dello Sviluppo Economico nel maggio del 2012, che era propedeutico al riconoscimento di ‘area di crisi’, ed andrebbe organizzato in loco ossia presso la stessa area industriale di Gissi. Non deve essere una passerella ma un momento di attenta e puntuale verifica di merito per comprendere le ragioni del ritardo e capire se ci sono possibilità concrete di accelerazione confidando su risorse concrete con tempi certi di erogazione per gli interventi che saranno individuati come essenziali priorità. Per quanto compete alla parte politica che rappresento ci stiamo attivando per renderci parte attiva ed, a breve, promuoveremo un nostro pubblico incontro per dare una positiva mano allo scopo”.