Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, interviene in merito alla questione relativa all’abbattimento delle barriere digitali, che risultano essere ancora presenti nell’entroterra, con i conseguenti svantaggi nella vita quotidiana di residenti e turisti: “Ricevo quasi quotidianamente lettere di protesta dai cittadini che giustamente si lamentano di questa carenza non tollerabile nel 2013: loro hanno diritto a servizi efficienti e all’avanguardia. Nonostante i miei numerosi e continui solleciti presso le società nazionali del settore e le rassicurazioni che ci sono state date, ad oggi non abbiamo alcun concreto riscontro. Non ci sono più alibi né scuse – prosegue il presidente Di Giuseppantonio – poiché così si penalizza seriamente un territorio che ha già dato tanto al processo di crescita e di industrializzazione, con una lenta ma progressiva riduzione del numero di abitanti. Chi ha deciso di rimanere affronta quotidianamente le numerose piaghe del sistema e della burocrazia: con la diffusione di servizi internet adeguati potrebbero trovare una soluzione non da poco. E’ così che s’incentiva la permanenza in questi territori, magari anche di quei giovani che nelle città non trovano più spazi e che, grazie alle moderne infrastrutture che riducono notevolmente i tempi rispetto al passato, valutano il rientro nei loro paesi d’origine. La Provincia – sottolinea il presidente Di Giuseppantonio – in stretta collaborazione con i Comuni e con tutti i soggetti interessati, sta mettendo a punto un articolato piano di rilancio dell’economia turistica nell’intero territorio provinciale, dalla costa all’entroterra. Urge quindi intervenire in tempi stretti per eliminare definitivamente questo gap, in modo da non vanificare gli sforzi e le risorse pubbliche messe in campo per progetti ambiziosi che possono cambiare realmente la storia della nostra provincia. Ci auguriamo tutti – conclude il presidente Di Giuseppantonio – che la notizia apparsa oggi sugli organi di stampa locali relativa all’impiego di fondi europei per superare il digital divide nell’entroterra vada in porto e che, finalmente, tutti i cittadini possano trovare i medesimi servizi di qualità nelle grandi città così come nei piccoli centri”.