Francavilla al Mare. “Durante l’ultimo Consiglio Comunale si è discusso dell’applicazione della legge regionale 49/2012 (Decreto Sviluppo). In quell’occasione l’assise ha escluso alcune aree cittadine dall’incremento di cubatura del 20 per cento consentito. Tale fatto ha configurato, a mio avviso, l’adozione di un provvedimento che potrebbe rivelarsi discriminante per i cittadini e rischioso per l’Ente, al quale potrebbero derivare danni erariali”.
Così in una nota il consigliere comunale Franco Moroni, che aggiunge: “Per questo motivo, circa un mese fa, avevo scritto al Prefetto di Chieti Fulvio Rocco De Marinis. In sostanza, nella mia missiva sostenevo che la decisione adottata dal Consiglio Comunale avrebbe avuto come conseguenza l’esclusione di alcuni cittadini dalla possibilità di avvalersi delle norme dettate dalla legge pensata per rilanciare l’economia in un momento di profonda crisi. Il Comune ha disatteso la norma non permettendo, in alcune zone, di attuare l’ampliamento previsto. In attesa della pronuncia del Prefetto per i presunti illeciti amministrativi , la Regione si è espressa (con nota prot. n. 1511 del 14 marzo 2013), fornendo indicazioni interpretative della stessa legge, rivolgendosi a tutti i Comuni abruzzesi. La Regione, in sostanza, conferma che il Consiglio Comunale può regolamentare solo le misure incentivanti sulla base di volumetria aggiuntiva, e non escludere alcune zone dall’applicazione della legge regionale 49/2012. Questo, di fatto, avvalora quanto avevo esposto precedentemente in Consiglio comunale. Per tale motivo ho ritenuto opportuno presentare alla prossima Assise, che si svolgerà martedì prossimo 9 aprile, un ordine del giorno per discutere della questione e dare all’amministrazione l’opportunità di ristabilire il rispetto delle regole e di operare nell’ambito della legittimità, anche alla luce di quanto emanato dalla stessa Regione”.