“Il Centro di Documentazione Permanente sulle Case di Terra promosso dal Comune di Casalincontrada ha raccolto importanti testimonianze sull’architettura in terra nel mondo e nella nostra regione, animando uno scambio internazionale di informazioni e conoscenze del patrimonio in terra cruda – scrive Concetta Di Luzio – La spinta alla salvaguardia e tutela del patrimonio, data dalla Regione con il censimento delle case in terra negli anni 97/98 si è oggi esaurita, tanto che nelle catalogazioni dei beni culturali, le case di terra non compaiono nonostante interessino oltre 40 Comuni. Questa considerazione vale anche per il modo come il patrimonio culturale, riconducibile alla ruralità, non sia preso in considerazione, se non in maniera marginale e confusa, nel Piano di Sviluppo Rurale della Regione Abruzzo, nonostante la legislazione nazionale e comunitaria abbiano individuato come tema ricorrente di osservazione, proprio il paesaggio rurale e i suoi caratteri costitutivi”.
La lettera si chiude con la richiesta del Sindaco Di Luzio di un incontro con il Presidente Chiodi per avviare un’iniziativa istituzionale e di ulteriore sensibilizzazione del patrimonio culturale delle Case di Terra.