Così annuncia in una nota il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D’Amico, che aggiunge: “Dire no a questo progetto sostanzia un si ad un più attuale e nuovo modello di sviluppo il nostro territorio si deve dare al più presto. Disegnare un nuovo e plurale modello di sviluppo che abbia un attuazione solerte, con risorse finanziarie e tempi di realizzo certi è una scommessa che la Politica deve vincere. Chi ha sin qui governato provincia, regione ed a livello nazionale non ha saputo dare coerenza e concretezza ai troppi e reiterati annunci palesando una debolezza propositiva. Questo modo di fare ha lasciato il campo ad altri soggetti i quali, con cadenza quotidiana, si elevano a dettare l’agenda delle priorità. Il loro mestiere però è altro ossia rappresentare e tutelare la categoria non certo quella di sostituirsi a chi, con il democratico voto dei cittadini, è stato eletto al governo delle istituzioni. Se il turismo è una scommessa vincente presto vanno finanziati gli interventi per infrastrutturale la costa è procedere all’attuazione del progetto di rigenerazione, posti in essere in naturali vincoli urbanistici per evitare le facili speculazioni edilizie e definito il rebus sul parco nazionale. Se l’Automotive è una risorsa sui cui ancora puntare va rivisto nel merito il progetto del Campus, verificata la piena attendibilità dell’originale idea alla luce dei programmi industriali futuri dei soci fondatori, allargata la platea delle menti che concorrono alla costruzione così come l’associazione ad altri comparti che vadano ad ampliare le potenzialità di ricerca ed occupazionale come quello delle energie alternative. Vanno poste in essere immediatamente le iniziative sulla viabilità di collegamento con le aree interne e quelle industriali. Alla luce di questa breve analisi richiamiamo il presidente Di Giuseppantonio al pieno recupero delle sue funzioni istituzionali che vede l’ente quale panificatore di area vasta. Chiediamo allo stesso di dare corso alle indicazioni a suo avute dal Consiglio di creare un agenzia provinciale per lo sviluppo dove concentrare risorse finanziarie, uomini ed idee allo scopo di uniformare la programmazione dello sviluppo del territorio. I duri tempi correnti non consentono più divagazioni a nessuno ne di affidarsi a soggetti che sopravvivono ad ogni stagione politica. Questo è il momento di unire le forze, rendere più certe e spedite le procedure, accelerare i processi decisionali. La crisi – conclude D’Amico – è tremenda, profonda ed ancora inarrestabile. Non permette scorciatoie a nessuno ma solo piena assunzione di responsabilità. Non si può certo dire NO a tutto ed a prescindere ma dei SI motivati e concreti”.