Il sindaco di Montesilvano Attilio Di Mattia ha revocato i componenti della giunta e annuncia che vuole dar vita a una ventata di cambiamento anche nella pianta organica oltre che rivedere i premi di produzione dei dirigenti. Ne dà una spiegazione lui stesso, dicendo che “è finita la fase di rodaggio. Adesso tocca fare il tagliando alla macchina governativa della città. I tempi che viviamo e le situazioni economico finanziarie degli enti locali ci impongono di adottare nuove prassi per rilanciare e rinnovare l’azione amministrativa”, dice il sindaco dell’Idv eletto a maggio 2012. “Si può fare di più e meglio”, sottolinea Di Mattia, “solo se prendiamo atto che è necessaria una rivoluzione di metodo e di lavoro, di obiettivi e di tempistica, insomma di mentalità. E’ quello che sto facendo anche per la squadra di governo”. Di Mattia sa che bisogna “rinnovare e rilanciare l’azione amministrativa” e per farlo, spiega in una nota, “bisogna avere il coraggio di mettere in discussione quanto fatto finora e ricalibrare i punti programmatici in obiettivi”. Capovolgendo il meccanismo che si è eguito fino ad ora, “da oggi in poi il ragionamento sarà assegnare obiettivi e progetti da realizzare scavalcando vincoli ed i limiti delle singole deleghe”. Di Mattia si dice “consapevole che alcuni iter amministrativi si sono rallentati, che non tutte le attività dei singoli assessorati sono in armonia e coordinate con le altre. E questo nella maggior parte delle volte per una questione di metodo”. Per il futuro “il crono programma amministrativo da portare avanti non avrà al centro le singole persone, con le singole qualità professionali”, prosegue il primo cittadino, “e non si dovrà sviluppare a compartimenti stagni, per singoli orticelli dei settori, ma dovrà avere al centro la città, con una visione organica e strategica, procedendo per obiettivi raggiunti e da raggiungere”. Di Mattia annuncia che si aprirà “al contributo di tutti, senza distinzioni di appartenenze partitiche o di schieramenti precostituiti per dare a Montesilvano una macchina amministrativo-governativa il più possibile vicina ai suoi problemi e delle sue esigenze. Un processo di cambiamento che non tocca, però, solo l’assetto politico amministrativo”. Si punta anche ad avviare “una riorganizzazione della pianta organica dell’ente e ad una vera rimodulazione del premio di produzione per i dirigenti, in modo che solo chi merita davvero venga premiato, a differenza di quanto si e’ fatto sinora”